TENDENZA 8 – 16 APRILE 2024
In questi giorni siamo letteralmente piombati in una fase calda africana come da tempo non si vedeva agli esordi di aprile: massime fino a 33°C nella Francia meridionale e fino a 30-31°C in Germania, anticipando di ben 9 giorni il più precoce superamento di tale soglia. Anche al nord-ovest la mitezza si è fatta sentire, con un nuovo primato dello zero termico a ben 4383 m nella mattinata di domenica a Cameri (NO), mentre in quota si sono toccati valori fino a 5-6°C a 3500 m. La giornata più calda però per le pianure sarà quella di lunedì 8 aprile, con valori sino a 26-27°C e minime notturne anche oltre i 10°C anche in pianura.
Da martedì però si cambia radicalmente musica, anche se per poco, grazie ad un’affondo perturbato di aria artica da nord, il quale si isolerà sotto forma di goccia perturbata e creerà spiccati contrasti termici al nord-ovest:
Martedì dunque assisteremo all’attivazione di rovesci e anche temporali a tratti, con fenomeni soprattutto tra Valle d’Aosta, VCO e Torinese, i quali favoriranno il rovesciamento del freddo nei bassi strati ed il crollo della quota neve fino a 1300-1500 m a seconda delle zone. In pianura potrebbe presentarsi la possibilità di un passaggio temporalesco diffuso, specie nel pomeriggio e sui settori a nord del Po, anche se qualche fenomeno tra pomeriggio e sera potrebbe interessare anche le basse. Mercoledì ancora maltempo per la ritornante da est, con fenomeni soprattutto sulle zone poco interessate durante il passaggio del giorno precedente, cuneese in particolare.
Il ritorno alla normalità di martedì e mercoledì, perchè di questo si tratterà alla fine, durerà davvero poco: infatti da giovedì si preparerà una nuova fiammata dell’alta pressione africana con temperature in rapido aumento e zero termico probabilmente fino a 4000 m nel week-end successivo, quando si raggiungerà nuovamente il culmine della seconda fase ”calda”. Torneremo dunque molto velocemente su valori di diversi gradi oltre la media del periodo e prettamente estivi a tutte le quote. Ad oggi la possibilità di un cambio nuovamente radicale potrebbe manifestarsi intorno al 14-15 del mese, grazie ad un nuovo affondo perturbato di aria artica, con rovesci/temporali e calo della quota neve, ma per i dettagli manca ancora troppo tempo.
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