ANALISI METEOROLOGICA E PREVISIONE DELL’EVENTO
Tra le giornate del 15 e 17 aprile 2025 una violenta fase di maltempo investe il nord-ovest: un possente richiamo sciroccale insiste per oltre 48 ore su Piemonte e Valle d’Aosta, apportando quantitativi di pioggia e neve in quota eccezionali. La dinamica è quella dei grandi peggioramenti, i quali con situazioni simili hanno causato in passato alluvioni storiche, come quella del 1994 o del 2000. Una profonda saccatura perturbata si tuffa nel Mediterraneo con asse da nord-ovest verso sud-est nella giornata del 15 aprile: tale asse risulta il primo elemento chiave per scatenare una fase di maltempo duratura ed intensa contro le Alpi occidentali. Altro aspetto cruciale è che la saccatura viene ostacolata nel suo movimento naturale verso est da un anticiclone incentrato sui Balcani, il quale le impone una traiettoria ancora più favorevole per precipitazioni intense sul nord-ovest. Ultimo aspetto cruciale che ci descrive un potenziale ”peggioramento perfetto” è la formazione di un minimo di bassa pressione tra la tarda serata del 16 aprile e le prime ore del giorno 17: tale minimo accentua ulteriormente il richiamo di aria calda da sud, arrivando a pescare aria molto mite dal nord-Africa; nel mentre esso si dirige verso nord, posizionandosi ad ovest della Corsica e completando il quadro per una forte fase di maltempo, come effettivamente abbiamo osservato.

Evoluzione del quadro barico con focus sulla parte occidentale del Bacino del Mediterraneo, tra le giornate del 15 e 18 aprile 2025: si osserva una prima fase con l’affondo perturbato nel Mediterraneo ed una seconda con la formazione del minimo di bassa pressione
La situazione potenzialmente critica si era già in parte delineata a partire dalla domenica precedente e chi ha una certa confidenza con l’ambito previsionale aveva già notato la dinamica della perturbazione, la quale, se fosse stata confermata, sarebbe risultata potenzialmente pericolosa per Piemonte e Valle d’Aosta, a causa degli accumuli previsti davvero ingenti. Con l’avvicinarsi delle date, i primi modelli a scala locale cominciano a mostrare accumuli davvero impressionanti, che raramente anche noi di Meteo Valle d’Aosta abbiamo visto in passato:

Elaborazione a cura di Meteo Svizzera pubblicata il giorno 15 aprile: si tratta di una delle primissime carte ad alta risoluzione disponibili, notate la vastità degli accumuli tra 150 e 250 mm, ma anche le punte superiori ai 500 mm sul confine tra Piemonte e Valle d’Aosta

Elaborazione del modello ICON-D2, pubblicata la sera del 15 aprile: si tratta della prima elaborazione ad alta risoluzione in grado di coprire l’intera durata della perturbazione, la cui fine è prevista per la sera del 17 aprile. Da notare le aree in grigio chiaro sulla Valle d’Aosta di sud-est, alcune addirittura superano anche i 500 mm sulla Valle del Lys. Notevole è l’area con accumuli previsti superiori a 100 mm, quasi tutta la regione!

Accumuli di neve previsti secondo il modello ICON-2I entro venerdì 18 aprile: si notano estese aree tra VCO, Valle d’Aosta quasi nella sua interezza e Valli Piemontesi tra Valle dell’Orco e Valli di Lanzo con accumuli superiori al metro di neve, da notare l’area intorno al Monte Rosa con accumuli fino a 200 cm di neve!

Una elaborazione esagerata del modello AROME con gli accumuli di neve previsti fino a giovedì 17 aprile: mai avevamo visti tali quantitativi (fino a 350-400 cm previsti nella zona del Rosa). Ribadiamo l’esagerazione di questa previsione, che comunque ci faceva bene comprendere di essere prossimi ad un peggioramento non ordinario.
Fino ad ora vi abbiamo svelato alcuni aspetti previsionali che i vari modelli proponevano a poche ore dall’inizio del maltempo. Proprio in virtù di queste previsioni, la sera del 14 aprile sulle nostre pagine facebook e instagram decidiamo di pubblicare un post di pre-avviso per quanto riguarda il maltempo in arrivo. Le carte parlavano chiaro e lasciavano spazio a veramente poche interpretazioni: era in arrivo una perturbazione che sarebbe entrata di diritto nella storia della climatologia del nord-ovest e della nostra regione, a causa di accumuli di pioggia abbondanti e nevicate copiose in quota fino a 2-3 metri di neve. Scegliamo di usare volutamente termini forti, arrivando a definire la perturbazione in arrivo come la più forte da oltre 20 anni a questa parte, perchè se avessimo registrato davvero i 5-600 mm previsti (e così è stato!), sarebbe stata davvero la perturbazione più intensa dopo la storica alluvione del 2000. In questa cronistoria del maltempo vi riproponiamo il nostro post, che su facebook ha raggiunto oltre 1 milione di persone, alcune delle quali ci hanno accusato di fare terrorismo meteo e incutere timore nella gente. Purtroppo questo atteggiamento è figlio di alcune realtà del mondo meteo che sul web usano questi toni quando non dovrebbero, con la finalità di attrarre click e l’attenzione, ma ci teniamo a precisare che noi lo abbiamo fatto con cognizione di causa e che alla fine è andata veramente come previsto: è stata la perturbazione più intensa dopo la storica alluvione del 2000 in Valle d’Aosta.

Post pubblicato sui nostri social nella serata del 14 aprile 2025 in cui si pone l’attenzione sul forte maltempo in arrivo.
Il giorno seguente i vari enti di Protezione Civile ed Arpa regionali emettono importanti bollettini di allerta meteo:


Dettaglio del bollettino di allerta di Meteo Svizzera per le giornate del 16 e 17 aprile: l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera) ha emesso per la pioggia un’allerta di livello massimo di grado 5 su 5 per la valle di Saas e per la regione a sud del passo del Sempione. Le regioni limitrofe da Briga al colle del Sempione, la valle di Binn e l’alta Mattertal (che porta a Zermatt) per 48 ore mostrano un livello 4 di allerta.


Il bollettino di allerta di Arpa Piemonte emesso il giorno 15 aprile riporta un allerta arancione (2/3) per le zone tra Valle Orco, Lanzo, bassa Val Susa e Sangone, Val Sesia, Cervo e Chiusella; il giorno seguente l’allerta è stata alzata a rossa (3/3).

Bollettino di allerta meteo emesso dal Centro Funzionale della Valle d’Aosta con allerta arancione per la giornata del 16 aprile 2025 sui settori A, B e C; il giorno seguente sarebbe stato poi tutto innalzato ad arancione, anche sul settore D.
ANALISI EFFETTI SUL TERRITORIO
Il peggioramento entra nel vivo dalla tarda mattinata del 16 aprile, quando i nuclei precipitativi assumono caratteristiche convettive (rovesci o anche temporali a confine con il Piemonte), facilitando un progressivo calo della quota neve fin verso i 1800-1900 m sulle valli orientali e fino a 1600-1700 m su quelle meridionali tra Cogne, Rhemes e Valsavarenche, dove il freddo riesce a ristagnare meglio.


Forti rovesci di neve interessano Cervinia nel primo pomeriggio del 16 aprile con i primi centimetri di accumulo. Nel video da noi realizzato l’intensità notevole della nevicata


Plan Maison, Breuil-Cervinia, 2545 m: un confronto tra le ore 10 del mattino a sinistra con circa 30 cm di neve e le ore 16 con circa 60 cm di neve; entro il pomeriggio del giorno seguente qui la neve avrebbe raggiunto i 130-140 cm totali al suolo (foto di Stefano Besso)


La nostra webcam installata a presso il Ristoro Sitten a Gressoney-La-Trinitè a 2276 m: confronto fotografico fra le 11.40 del mattino e 19.30 del 16 aprile: nella foto a sinistra circa 20 cm, a destra 50-60 cm con fitta nevicata in corso.


Nel frattempo in bassa valle comincia a salire il livello dei fiumi: alla mezzanotte del 16 aprile si rilevano già 300 mm a Lillianes, mentre il Lys a Issime supera il livello di guardia.




Alla mezzanotte questi i dati più notevoli secondo la rete meteo3R: quasi un metro di neve in quota e fino a 400 mm nella Valle del Lys


Accumuli di pioggia fino alla mezzanotte del 16 aprile 2025 secondo la nostra rete di stazioni meteo a sinistra e dettaglio delle temperature a destra; si noti come a mezzanotte in pianura ci fossero fino a 13-14°C, sinonimo di estrema mitezza a causa del richiamo mite


Dettaglio delle piogge entro la mezzanotte del 16 aprile sulla Valle d’Aosta (a sinistra) e sulle zone orientali (a destra). Si notino gli accumuli fino a 270 mm sui settori di confine del Piemonte: 271 mm a Scopello (VC), 225 mm a Trovinasse (TO), 203 mm ad Alagna Valsesia (VC), 217 mm a Bognanco (VB), 252 mm a Domossola (VB, non raffigurati nella mappa).


Dettagli degli accumuli entro la mezzanotte del 16 aprile secondo la rete Meteo3R su Piemonte e Valle d’Aosta (sinistra) e sulle aree orientali della Valle d’Aosta (a destra); i pallini di colore marrone indicano accumuli superiori a 300 mm, il picco spetta a Gressoney-Saint-Jean, Lago Seebna a 2290 m con ben 340.8 mm accumulati.

La potenza del Lys in piena a Pont-Saint-Martin la sera del 16 aprile 2025.

Per tutta la notte proseguono le forti precipitazioni con rovesci e temporali senza tregua lungo la fascia tra Canavese, Valle d’Aosta, Biellese e Verbano, a causa dell’occlusione del fronte perturbato che avrebbe portato un ulteriore recrudescenza del maltempo. Per via dei fenomeni intensi ci si attendeva inoltre un calo della quota neve fin verso i 1000-1200 m, aspetto cruciale in quanto avrebbe trasformato la pioggia in neve fino alle medie quote, limitando molto i possibili danni per le forte piogge. Tale calo della quota neve sarebbe stato possibile grazie ad aria più fresca in arrivo da nord e avrebbe interessato soprattutto le aree di confine, Valle d’Aosta in primis, più esposte a tale situazione. Alle 6 del mattino il limite neve era già sceso intorno a 1000 m, ma nelle ore successive, grazie alla forte intensità dei nuclei temporaleschi, si osserva un notevole rovesciamento dell’aria fredda verso il basso, capace di portare la neve fino ad Aosta città e sul fondovalle aostano dai 500 m.




Piazza Chanoux e i vicoli di Aosta imbiancati dalla nevicata del 17 aprile: circa 10 cm caduti in città; nella prima foto si nota l’andamento termico in città ad Aosta, passata in appena 24 ore da oltre 10 gradi alle 8 del mattino fino a -0.1°C durante la nevicata.


Nella notte tuttavia si registrano pesanti danni nella bassa Valle del Lys, in particolare a Fontaneimore, dove alcuni torrenti esondano e trascinano fango e massi sulle strade del paese.
Le operazioni di messe in sicurezza a Fontainemore cominciano durante la notte del 17 aprile per evitare ulteriori danni e situazioni pericolose per il paese


Breuil-Cervinia, Plan Maison, circa 2600 m: lo scatto della webcam a sinistra riguarda il 15 aprile, quello a destra la mattina del 17 aprile. Si nota un notevole incremento del manto al suolo di circa 130-140 cm, probabilmente arrivato anche oltre viste altre 5-6 ore di forti precipitazioni.

Colata di fango alle porte di Saint-Christophe al mattina del 17 aprile; si noti l’ambiente imbiancato dalla nevicata tardiva.
Spettacolari immagini della nevicata ad Aosta città la mattina del 17 aprile 2025


Mezzo metro di neve fresca a 1500 m in Val Ferret, a Planpincieux: solitamente queste valli risultano riparate dalle correnti da sud-est, ma questa volta i nuclei intensi riescono a raggiungere queste zone portando una nevicata non banale.


Circa 40 cm di neve in 4 ore a Cervinia paese durante la mattina del 17 aprile (foto di Marcolski Cervinia Apartments)


Il peso della neve al di sotto dei 2000 m crea diversi problemi alla rete stradale ed elettrica portando a numerose interruzioni; nella mattinata del 17 aprile Pila rimane isolata per la caduta di diversi alberi, Cogne subisce lo stesso destino insieme a tutta la Valdigne, che rimane senza corrente per diverse ore.


50-60 cm di neve caduti a Bionaz, Alta Valpelline, la mattina del 17 aprile 2025




Meravigliose foto della nevicata a Cogne, frazione Lillaz (foto di Valeria Pandolfi)
La furia della piena del torrente Lys a Point-Saint-Martin la mattina del 17 aprile 2025: qui sono caduti fino a 550-600 mm di pioggia in 24 ore e conseguenze ben peggiori sono state scongiurate dal limite neve basso



Accumuli di neve davvero importanti a Breuil-Cervinia, Plan Maison, 2545 m: i tornelli della seggiovia risultano quasi completamente sepolti da 140-150 cm di neve



Anche le zone occidentali della Valle d’Aosta vengono colpite da forti nevicate, in queste foto vediamo gli accumuli di neve sulle piste a La Thuile, dai 2000 m è caduti circa un metro di neve (foto di Tommaso Fusetti)


Altre foto delle difficili condizioni lungo la strada per Pila (a sinistra) e Cogne (a destra) nella giornata del 17 aprile 2025 (foto di Christian Tivet e Andrea Gorret)

Prima (16 aprile) e dopo (18/04) a Breuil-Cervinia, Plan Maison, 2600 m: circa 130-140 cm accumulati al suolo (foto di Stefano Besso).




Alcuni scatti davvero stupendi la mattina del 18 aprile, durante una schiarita, in alta Valle di Gressoney (foto di Ristoro Sitten e Visit Monterosa). Nella prima foto si apprezza il manto presso la nostra stazione meteo di Sitten, 2276 m, con circa 120 cm di neve fresca.



Nelle prime due foto da sinistra alcune valanghe di neve umida osservate lungo la strada che conduce a Cogne; precisiamo tuttavia che si tratta di valanghe che percorrono i canaloni laterali e che non sono giunte sulle strada principale. Nella foto a destra la valanga di Valnontey e le relative operazioni di riapertura della strada (foto di Andrea Gorret e Michael Cortese)


Accumuli di neve impressionati a Pila (foto a sinistra di Luca Maso) e in alta Valle di Rhemes (foto di Yari Pellissier)




Oltre due metri di neve al Rifugio Vittorio Sella a 2584 m (foto dalla pagina facebook del rifugio)


Valsavarenche, Degioz, 1540 m, nella giornata del 17 aprile a sinistra con circa 50 cm di neve fresca, il Rifugio Chabod a 2710 m con oltre due metri di neve nella giornata del 18 aprile (foto dalla pagina instagram del rifugio).

Spettacolari contrasti termici e climatici ad Aosta tra le giornate del 16 e 18 aprile 2025: in appena 48 ore ha visto estremi termici e condizioni davvero opposte: 🌧️ 16 aprile ore 8: 12.9°C e pioggia, ❄️ 17 aprile ore 8: -0.1°C nevica con accumulo, ☀️ 18 aprile, ore 15: 19°C gradi e sole (foto di Lorenzo Folino)


Durante le giornate del 17 e 18 aprile tutti i comprensori sciistici ancora in attività (La Thuile, Monterosa e Cervino Ski Paradise) dichiarano la chiusura di tutte le piste per motivi di sicurezza. Il pericolo valanghe viene portato ovunque ad un livello 4/5 e su alcune zone della Valle d’Aosta orientale fino a 5/5, massimo pericolo. Nelle foto la situazione delle piste a Cervinia, appena sopra Plan Maison, 2545 m: potete vedere nella foto a sinistra la reale altezza della neve al suolo, capace di coprire persino i paletti di segnalazione delle piste (alti circa 2 metri).




Quantità di neve davvero impressionante in quota a Cervinia: in queste quattro foto ci troviamo alla partenza della seggiovia Bontadini a 3041 m di quota: i tornelli dell’impianto e le baite risultano sepolte dalla neve, qui la nostra stazione meteo a 3125 m di quota riporta un incremento al suolo di 204 cm, il più alto del peggioramento (254 cm totali al suolo). Foto di Stefano Massa e Andrè Gasperini

Il rischio valanghe raggiunge il grado 5/5 su alcune zone della Valle d’Aosta nella giornata del 18 aprile, in particolare tra Rosa, Cervino fino alla medio Valle del Lys e poi nelle valli del Gran Paradiso.
Nella giornata del 22 aprile 2025, a distanza di diversi giorni dalla conclusione della fase perturbata, una grossa valanga si stacca sul confine tra Zermatt e Breuil-Cervinia, nella zona del Furgsattel; il fronte si estende per circa 2 km e rende molto bene l’idea della quantità di neve caduta nei giorni precedenti



Alcune foto e riprese video dell’immensa valanga staccatasi sul confine tra Zermatt e Breuil-Cervinia nella giornata del 22 aprile 2025
SEZIONI ACCUMULI DI PIOGGIA E NEVE
Consapevoli dell’eccezionalità della fase di maltempo, seconda in tempi recenti alla sola alluvione del 2000, creiamo questa sezioni con tutti gli accumuli rilevati durante il peggioramento, in modo da avere in futuro facilità nel ritrovare questi importanti dati da parte di tutti








Dettagli pluviometrici di tutte le principali stazioni meteo della Valle del Lys, afferenti al centro funzionale; si noti il picco di 591.2 mm in 48 ore registrato dalla stazione del Lago Seebna a 2290 m, seguito dai 570.2 mm di Lillianes





Dettagli pluviometrici di tutte le principali stazioni meteo tra la bassa Valle e la Valle di Champorcher, afferenti al centro funzionale; qui abbiamo il terzo valore più alto registrato nella nostra regione con ben 408 mm a Pontboset



Altri dati di grande spicco e leggermente inferiori ai picchi di Valle del Lys e Champorcher si registrano tra la Valle di Cogne e alta Valtournenche, dove si sono superati i 200 mm in appena 48 ore.
In quota la neve caduta è davvero molta, raggiungendo i 200 cm a 3000 m su molte aree tra Cervino, Rosa e Gran Paradiso, probabilmente localmente ci siamo avvicinati anche ai 3 metri!


173 cm di incremento al suolo alla Diga del Gabiet, sopra Gressoney-La-Trinitè a 2379 m (da 74 a 247 cm), 107 cm presso il Lago Seebna dove il profilo termico è risultato più al limite portando neve più bagnata.


138 cm di incremento del manto ai 2541 m del Lago Goillet, sopra Cervinia (da 38 a 176 cm) e 101 cm ai 2566 m sulle Grandes Murailles. In zona i nostri nivometri hanno misurato incrementi simili, da annovare sicuramente i 204 cm di incremento al suolo secondo il nostro nivometro Cervinia – Bontadini a 3125 m, passato da 50 a 254 cm al suolo.



80 cm al Rifugio Dondena a 2181 m (da 15 a 95 cm), 96 cm a Cogne Grand-Crot a 2279 m (da 61 a 157 cm) e 100 cm a Pila a 2280 m (da 72 a 172 cm).



115 cm a Crevacol 2018 m (da 22 a 137 cm), 130 cm al Gran San Bernardo 2360 m (da 147 a 277 cm) e 97 cm a Courmayeur Mont De La Saxe 2110 m (da 84 a 181 cm).
Accumuli pluviometrici secondo le stazioni meteo del Centro Funzionale della Valle d’Aosta + stazioni Meteo Valle d’Aosta:
- 643.8 mm Gressoney-Saint-Jean, Lago Seebna – 2270 m
- 571.4 mm Lillianes – Granges – 1256 m
- 409.6 mm Pontboset – Fournier – 1087 m
- 347.8 mm Issime – 960 m
- 316.6 mm Champorcher Petit Mont Blanc – 1640 m
- 313.4 mm Hone – Ayasse – 367 m
- 286.6 mm Donnas – Clapey 318 m
- 279.6 mm Gressoney-La-Trinitè, Lago Gabiet – 2379 m
- 263.6 mm Cogne, Lillaz – 1613 m
- 263.2 mm Champorcher, rifugio Dondena – 2181 m
- 261.2 mm Bard, Albard – 662 m
- 258.4 mm Gressoney-Saint-Jean, Bieltschocke – 1370 m
- 252.4 mm Champdepraz – 370 m
- 251.2 mm Gressoney-Saint-Jean, Weissmatten – 2038 m
- 248.8 mm Verres – 375 m
- 232.1 mm, Bionaz, Place Moulin – 1979 m
- 228.0 mm Gressoney-La-Trinitè, Eselbode – 1642 m
- 226.6 mm Gressoney-La-Trinitè, D’Ejola – 1837 m
- 215.2 mm Valtournenche, Lago Goillet – 2541 m
- 207.8 mm Cogne, Grand-Crot – 2279 m
- 196.8 mm Fenis, Clavalitè – 1531 m
- 191.4 mm Donnas – 322 m (stazione Meteo Vda)
- 190.4 mm Torgnon, Mazod – 1355 m (stazione Meteo Vda)
- 189.8 mm Torgnon, Chantornè – 1850 m (stazione Meteo Vda)
- 181.0 mm Cogne, Valnontey – 1682 m
- 175.8 mm Nus, Saint Barthelemy – 1675 m
- 174.6 mm Antey-Saint-Andrè, Nuarsaz – 1136 m (stazione Meteo Vda)
- 173.2 mm Valtournenche, Breuil-Cervinia, 1998 m
- 171.6 mm Saint-Pierre, Etavel – 821 m (stazione Meteo Vda)
- 169.0 mm Ayas, Champoluc – 1566 m
- 168.4 mm Aymavilles, Vieyes – 1139 m
- 168.2 mm Chamois – 1836 m (stazione Meteo Vda)
- 167.0 mm Saint Denis, Raffort – 840 m
- 166.0 mm Fenis, Lavodilec – 2250 m
- 165.0 mm Ayas, Alpe Aventine – 2045 m
- 164.8 mm Gressoney-La-Trinitè, Sitten 2276 m (stazione Meteo Vda, probabile dato sottostimato)
- 163.8 mm Courmayeur, Planpincieux – 1551 m (stazione Meteo Vda)
- 162.8 mm Villeneuve – 839 m
- 160.0 mm Courmayeur, Dolonne – 1224 m
- 159.0 mm Etroubles, Chevriere – 1339 m
- 158.0 mm Roisan, Preyl – 935 m
- 157.2 mm Valtournenche, Maen – 1310 m
- 156.2 mm Aosta, Mont Fleury – 577 m
- 155.6 mm Pontey – 530 m
- 155.2 mm Arvier – 1238 m
- 153.6 mm Saint-Rhemy-en-Bosses, Crevacol – 2018 m
- 153.2 mm Rhemes Saint Georges – 1179 m
- 153.0 mm Saint Vincent – 626 m
- 152.0 mm Gressan, Pila Leissè – 2280 m
- 151.8 mm Rhemes-Notre-Dame, Chanavey – 1690 m
- 150.0 mm Chamois, Lago Lod – 2018 m
- 148.8 mm Jovencan, Pompiod – 670 m
- 146.4 mm Saint-Christophe – 545 m
- 146.0 mm Gran San Bernardo – 2360 m
- 145.6 mm Nus, Blavy – 1068 m (stazione Meteo Vda)
- 145.4 mm Pre-Saint-Didier, Plan Praz – 2044 m
- 143.6 mm Rhemes Notre Dame, Chaudanne – 1794 m
- 141.6 mm Quart, Ollignan – 650 m
- 141.4 mm Valsavarenche, Pont – 1951 m
- 141.2 mm Ayas, Champoluc – 1570 m (stazione Meteo Vda)
- 140.6 mm Ollomont, By – 2017 m
- 140.0 mm Morgex – 938 m
- 137.8 mm Valsavarenche, Eaux Rousses – 1651 m
- 136.2 mm Valtournenche, Breuil-Cervinia – 2050 m (stazione Meteo Vda)
- 133.8 mm Brusson, Tchampats – 1288 m
- 126.6 mm La Thuile, Entreves – 1482 m (stazione Meteo Vda)
- 124.8 mm La Thuile, Villaret – 1488 m
- 122.0 mm Courmayeur, Plan Checrouit – 1709 m (stazione Meteo Vda)
- 120.6 mm La Thuile, Les Granges – 1637 m
- 116.5 mm Morgex, Lavancher – 2842 m
- 116.2 mm Gressan, Pila Nouva – 2250 m (stazione Meteo Vda)
- 114.6 mm Courmayeur, Mont de La Saxe – 2110 m
- 110.0 mm Valsavarenche, Orveille – 2170 m
- 108.8 mm Valgrisenche, Menthieu – 1859 m
- 102.8 mm Courmayeur, Bois de la Gabba – 2156 m (stazione Meteo Vda)
- 101.0 mm Valtournenche, Salette – 2289 m (stazione Meteo Vda, dato sottostimato)
- 88.4 mm Courmayeur, Lex Blanche – 2162 m
- 74.0 mm Courmayeur, Pre-de-Bard – 2040 m
Accumuli nivometrici secondo le stazioni meteo del Centro Funzionale della Valle d’Aosta + stazioni Meteo Valle d’Aosta:
Neve fresca (cm) | Località | Quota | Incremento | mm equivalenti |
204 cm | Breuil-Cervinia, Bontadini | 3125 m | da 47 a 251 cm | 230/240 mm* |
185 cm | Gressoney, Lago Gabiet | 2379 m | da 63 a 248 cm | 279.6 mm |
162 cm | Rhemes-Saint-Georges, Feleumaz | 2325 m | da 101 a 263 cm | 104.2 mm* |
154 cm | Piccolo San Bernardo | 2181 m | da 200 a 354 cm | 150 mm* |
145 cm | Breuil-Cervinia, Lago Goillet | 2541 m | da 30 a 175 cm | 215.2 mm |
130 cm | Gran San Bernardo | 2360 m | da 147 a 277 cm | 146 mm |
115 cm | Saint-Rhemy-en-Bosses, Crevacol | 2018 m | da 22 a 137 cm | 153.6 mm |
112 cm | Gressoney, Lago Seebna | 2270 m | da 89 a 201 cm | 643.8 mm |
112 cm | Saint-Pierre, Lago delle Rane | 2370 m | da 94 a 206 cm | |
108 cm | Breuil-Cervinia, Grandes Murailles | 2566 m | da 143 a 251 cm | na |
106 cm | Morgex, Lavancher | 2842 m | da 144 a 250 cm | 116.2 mm |
100 cm | Gressan, Pila Leissè | 2280 m | da 72 a 172 cm | 152 mm |
100 cm | Valtournenche, Salette | 2289 m | da 7 a 107 cm | 101 mm |
98 cm | Courmayeur, Ferrachet | 2290 m | da 50 a 148 cm | na |
97 cm | Pila Nouva | 2250 m | da 57 a 155 cm | 116.2 mm |
97 cm | Valsavarenche, Orvieille | 2170 m | da 65 a 162 cm | 110 mm |
96 cm | Cogne, Grand Crot | 2279 m | da 61 a 157 cm | 207.8 mm |
95 cm | Courmayeur, Mont de La Saxe | 2110 m | da 84 a 179 cm | 111.2 mm |
94 cm | Valgrisenche Menthieu | 1856 m | da 0 a 94 cm | 108.8 mm |
87 cm | Pre-Saint-Didier, Plan Praz | 2044 m | da 99 a 186 cm | |
87 cm | Valsavarenche, Pont | 1951 m | da 0 a 87 cm | 141.4 mm |
86 cm | La Thuile, La Grand Tete | 2480 m | da 82 a 168 cm | |
84 cm | Courmayeur, Bois de la Gabba | 2156 m | da 63 a 147 cm | 102.8 mm |
82 cm | La Thuile, Les Suches | 2090 m | da 0 a 82 cm | 126.6 mm* |
82 cm | Ollomont, By | 2018 m | da 40 a 102 cm | 140.6 mm |
77 cm | Rhemes-Notre-Dames, Chaudanne | 1794 m | da 10 a 87 cm | 143.6 mm |
69 cm | Rhemes-Notre-Dames, Chanavey | 1690 m | da 0 a 69 cm | 151.4 mm |
64 cm | Fenis, Lavodilec | 2250 m | da 44 a 108 cm | 166 mm |
47 cm | Cogne, Lillaz | 1613 m | da 0 a 47 cm | 224.8 mm |
45 cm | Breuil-Cervinia | 2050 m | 173.2 mm | |
40 cm | Chamois, Lago Lod | 2018 m | da 35 a 75 cm | 150.0 mm |
38 cm | Gressoney, Weissmatten | 2038 m | da 64 a 102 cm | 251.2 mm |
31 cm | La Thuile, Entreves | 1482 m | da 0 a 31 cm | 126.6 mm |
4 cm | Saint-Christophe | 545 m | da 0 a 4 cm |

Elaborazione della distribuzione delle piogge a cura di Arpa Piemonte, realizzata interpolando i dati delle centraline di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Il peggioramento ha raggiunto caratteristiche davvero eccezionali con vaste aree con accumuli superiori ai 200-300 m e punte fino a 550-600 mm tra Piemonte e Valle d’Aosta sud-orientale



Carte nivometriche riguardanti la neve fresca caduta durante il peggioramento (figura 30), la neve al suolo presente prima della perturbazione (figura 31) e la neve al suolo il giorno 18/04, dopo il passaggio del maltempo (figura 32). Fonte: rapporto evento alluvionale regione Valle d’Aosta a cura del Centro Funzionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta
Altre risorse utili:
- Rapporto evento alluvionale regione Piemonte a cura di Dati Meteo Asti
- Rapporto evento alluvionale regione Piemonte a cura di Arpa Piemonte
- Rapporto evento alluvionale regione Valle d’Aosta a cura del Centro Funzionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta
- Rapporto evento alluvionale regione Piemonte a cura di Nimbus – Società Meteorologica Italiana