TENDENZA 9 – 17 MAGGIO 2024
Dopo un avvio di settimana perturbato ed instabile, accompagnato da nuove nevicate in montagna al di sopra dei 2000 m, la seconda parte sembra voglia riservarci un destino decisamente diverso. Osservando i principali modelli infatti, proprio in queste ore si sta consolidando una vasta area di alta pressione in spostamento da ovest verso est e che abbraccerà gradualmente buona parte dell’Europa centro-occidentale nei prossimi giorni.
Fino a sabato compreso si attendono giornate via via più soleggiate e stabili, accompagnate da temperature in progressivo aumento: in pianura molto probabilmente tra sabato e domenica si toccheranno valori di 24-25°C diffusi, con punte anche superiori, mentre in quota lo zero termico tenderà a portarsi fino a 3500 m, nel complesso dunque una nuova fase di temperature sopra media per il periodo, dopo che nei giorni precedenti avevamo registrato valori nel complesso in media e non inferiori alla stessa, come erroneamente in molti credono:
Nel complesso dunque le giornate saranno abbastanza stabili, ma non completamente e nelle ore pomeridiane, specie sui monti, si assisterà alla formazione di nubi cumuliformi, anche estese, con possibili di qualche rovescio o temporale, la classica instabilità pomeridiana. Instabilità che da domenica tenderà a divenire più estesa, in quanto l’alta pressione andrà incontro ad una graduale ritirata verso sud: già domenica dunque i rovesci e temporali diverranno più diffusi, specie sulle Alpi e alte pianure del Piemonte, ma sarà solo l’inizio di una nuova fase perturbata.
Con l’inizio della nuova settimana infatti, assisteremo al ritorno di correnti atlantiche occidentali più fresche e umide, con ancora maltempo. Sembra infatti che si andrà a formare appena a ovest delle Alpi una circolazione instabile piuttosto persistente e capace di influenzare il tempo per buona parte della settimana. Da lunedì le temperature cominceranno a calare, con nuovi rovesci e temporali sparsi, probabilmente anche inseriti in passaggi piovosi più diffusi; la neve in montagna cadrà inizialmente dai 2500 m, per poi abbassarsi gradualmente fin verso i 1800-2000 m, specie tra Alto Piemonte e Valle d’Aosta, ad oggi le aree molto probabilmente più interessate dal maltempo e con gli accumuli più importanti.
Nulla di cui preoccuparsi però: la nostra primavera è esattamente questa, ovvero variabilità con piogge e nevicate in montagna, normali mediamente oltre i 2000 m in questo periodo. Non deve infatti stupirci la frequenza delle precipitazioni: maggio e novembre rappresentano i mesi maggiormente piovosi della nostra climatologia e non dobbiamo farci trarre in inganno dagli ultimi anni, in cui maggio è stato spesso caratterizzato da fasi stabili con i primi 30°C, condizioni assolutamente anomale. Maggio non è assolutamente un mese estivo, quanto meno al nord-Italia, e quest’anno stiamo vivendo (finalmente) una primavera molto più simile alla norma.
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