Pubblicato il 23/01/2025

Fronti perturbati da domenica con nevicate dai 1000 metri

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Previsioni per il 24/01/2025

TENDENZA METEO 23-31 GENNAIO 2025

Il flusso atlantico sembra essersi risvegliato e grazie ad esso stiamo annoverando una serie di fronti perturbati in successione, i quali hanno portato anche le prime vere nevicate della stagione sul versante meridionale delle Alpi, specie nel cuneese dove a 1000 m localmente sono caduti anche 30-40 cm di neve. Fino a qualche anno fa questi accumuli sarebbero rientrati nella normalità climatica, ma oggi dobbiamo gioire e apprezzare anche questi numeri, vista la sempre maggiore rarità della neve in inverno in alcune aree. Nei prossimi giorni continueremo a beneficiare di questa circolazione occidentale, con un nuovo fronte atteso già giovedì mattina e soprattutto sulla Valle d’Aosta di confine (dove sono attesi anche 30-40 cm di neve). Il tutto sarà poi seguito da un deciso rialzo termico, con lo zero termico che toccherà (e anche li supererà nel cuneese) i 3000 m nella giornata di venerdì.

Sarà solo temporanea la cosa, in quanto da sabato le nubi in aumento favoriranno un primo calo delle temperature con lo zero in calo fra 1800 m a nord e 2500 m a sud. Il tutto in vista di nuove perturbazioni, attese nei giorni seguenti:

Si comincia domenica, con una rapida perturbazione, seguita da un secondo impulso tra lunedì e martedì prossimi, probabilmente altri passaggi potrebbero giungere nei giorni seguenti, ma ad oggi urgono conferme. I passaggi perturbati saranno spesso associati a correnti di libeccio, da SW, quindi le piogge meno importanti si misureranno a tratti sulle pianure, mentre altro aspetto non banale è che sui crinali cuneesi tra Marittime e Liguri l’aumento termico potrebbe essere importante a tratti, con pioggia fino a 2000 m. Andrà meglio più a nord, dove la migliore tenuta termica garantirà un limite neve più basso, generalmente intorno ai 1000 m a seconda dei peggioramenti.

Non saranno certamente perturbazioni in grado di portare nevicate abbondanti, tuttavia come spesso si dice, ”goccia dopo goccia, si riempie il bicchiere”. Ad oggi l’ultima settimana di gennaio potrebbe rivelarsi piuttosto movimentata, dunque staremo a vedere cosa ci attenderà. A scanso di equivoci ad oggi le possibilità di vedere nevicare anche a bassa quota sono piuttosto ridotte, forse solamente in alta collina dai 500-700 m ed in particolare a sud del Po potrebbero esserci occasioni, ma sarà tutto da valutare giorno dopo giorno.

Sembra incredibile dunque che dopo settimane di gelate intense, non siamo riusciti a osservare una nevicata degna di nota anche in pianura. Siamo davvero in epoca di riscaldamento globale, lo si vede benissimo anche in queste piccole cose.

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