TENDENZA METEO 17 – 25 NOVEMBRE 2025
Novembre ha da poco raggiunto il giro di boa, ma fino ad oggi possiamo dire che si sia trattato sostanzialmente di un mese caldo e con poche precipitazioni. Le uniche zone ad aver beneficiato di piogge più consistenti sono state le aree di confine estero e le zone Appenniniche e del basso Alessandrino, dove il flusso umido da sud-ovest ha prodotto precipitazioni consistenti.
La nuova settimana però porterà con sé finalmente un po’ di novità meteo, in quanto qualcosa pare muoversi sullo scenario europeo. L’alta pressione che ha dominato la prima parte del mese lascerà infatti il campo ad aria artica proveniente da nord, la quale favorirà un calo delle temperature fino a raggiungere valori più consoni per il periodo.
Gia da oggi, lunedì 17, aria più fredda comincerà ad affluire in quota, portando un graduale calo termico; nei bassi strati il calo termico si percepirà ancora poco, a causa dell’ingresso di venti di foehn che maschereranno l’aria fredda, ma non appena mollerà (dalla serata di lunedì stesso) anche in pianura le temperature caleranno significativamente. Da martedì ci renderemo davvero conto dell’aria fredda affluita in quota: lo zero termico diurno a fatica supererà i 1600-1800 m sulle Alpi, mentre in pianura le massime stenteranno a superare i 10/12 gradi, anche per via della frequente nuvolosità che limiterà l’irraggiamento diurno. Nulla di eclatante, sia chiaro, ma comunque cominceremo ad assaporare temperature tipiche della seconda metà di novembre.
La brutta notizia però è che le precipitazioni stenteranno ancora ad arrivare, poiché la circolazione che si verrà ad instaurare sarà sfavorevole per le nostre zone. Peccato, perché date le temperature, sarebbe stata l’occasione per la prima neve fino ad almeno 1000 m sulle Alpi, ma appunto, per ora non se ne parla. Tra mercoledì e giovedì un nuovo impulso freddo giungerà da nord, ma ancora una volta la presenza delle Alpi determinerà l’attivazione di correnti secche sul versante sud alpino. Le uniche precipitazioni riguarderanno le Alpi di confine, Valle D’Aosta in primis, ma anche qui non saranno assolutamente copiose (sarà comunque l’occasione per fiocchi fino a bassa quota).
Con il week-end le temperature dovrebbero recuperare qualche grado, ma rimarremo comunque sotto l’influsso di aria artica da nord, dunque comunque valori in media. Per un nuovo round di precipitazioni bisognerà attendere il 24/25 del mese, ma ad oggi pare che ancora una volta il flusso da nord-ovest voglia prevalere. Sarà molto facile dunque che arriveremo alle porte di dicembre senza le classiche nevicate autunnali in montagna, quelle che creano il “fondo” e aiutano a combattere la fusione estiva. Saprà dicembre invertire la rotta?
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