20/10/2018

Eccezionale evento di foehn, 24 ottobre 2018: 30°C sul fondovalle aostano

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La terza decade di ottobre si apre con la discesa di un nucleo d’aria fredda dall’Europa orientale verso il Mediterraneo: vengono interessati maggiormente i settori del Centro-Sud della penisola con fenomeni anche di forte intensità (i quartieri est di Roma sono coinvolti da una grandinata eccezionale) e le prime nevicate sull’Appennino abruzzese fino a quote prossime ai 1000 metri. Le correnti fredde giungono in Pianura Padana manifestandosi con violenti venti di bora durante la sera e la notte successiva tra il 21 ed il 22 ottobre creando qualche disagio sopratutto in Lombardia e a Milano dove le raffiche più intense sono state responsabili della caduta di alcuni alberi. Come spesso accade in questi casi, sui social si è parlato di tromba d’aria, ma nulla di tutto ciò è avvenuto. Nessun temporale si era sviluppato (elemento fondamentale perchè sia possibile la genesi di un tornado o tromba d’aria) ed il vento soffiava in modo lineare con il cielo prevalentemente sgombro da nubi. Nelle stesse ore, queste correnti orientali addossano lungo l’arco alpino occidentale nubi basse orografiche che nel corso del mattino tendono a dissolversi, tuttavia nel primo pomeriggio persistono ancora in alcune valli alpine.

La notte successiva sarà fredda in Pianura Padana, grazie a cieli sereni ed all’assenza di vento, e le temperature scenderanno diffusamente intorno ai 5°C con valori localmente a sfiorare lo zero lungo fondovalle più freddi. Una stazione amatoriale della rete Pessl Instruments misura appena 0.7°C sul fondovalle del Rio Nizza nel comune di Nizza Monferrato (AT), in zona si segnalano le prime lievi brinate della stagione. Nel frattempo da ovest si avvicina un intenso anticiclone che convoglia masse d’aria particolarmente miti per il periodo sull’Europa sud-occidentale. Il contrasto con una profonda saccatura presente ad est crea un divario pressorio importante tra i due lati delle Alpi. Questa differenza barica viene compensata da forti venti di foehn che si attivano sul versante meridionale dell’arco alpino. Le correnti da nord-ovest perciò, una volta superato il rilievo alpino, tendono a scendere subendo un riscaldamento adiabatico. Considerando la matrice della massa d’aria di partenza già mite (14/16°C a 850 hPa, circa 1450 m in libera atmosfera), un ulteriore riscaldamento della stessa sarà responsabile del superamento dei 25°C ovunque su pianure, colline e fondovalle tra Liguria, Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta ed Emilia. Ma diverse sono state le zone dove si è varcata la soglia dei 30 gradi, in maniera più diffusa in Lombardia lungo le pedemontane ed i fondovalle alpini.

TEMPERATURE MISURATE AL SUOLO

Il foehn irrompe già nella serata del 23 ottobre in alcune valli alpine facendo schizzare le temperature localmente oltre i 20°C in piena notte: a Susa (loc. Pietrastretta, TO) durante le ore notturne rimane al di sopra dei 22°C, lo stesso succede in Val Chiavenna a Novate Mezzola e Chiavenna (SO) dove addirittura la minima dell’intera giornata del 24 non scende rispettivamente al di sotto dei 21.1 e 20.8°C. Singolare è il risveglio all’alba del 24 in Piemonte: mentre le colline sono già raggiunte dai primi refoli di favonio, in pianura e lungo i fondovalle l’atmosfera è ancora calma e ristagna l’aria fredda. Vengono così a crearsi delle differenze di oltre 15°C in località vicine in poche centinaia di metri di dislivello.

Immagine 4: temperature intorno alle ore 8.30 misurate dalle centraline ARPA Piemonte. Specialmente tra Basso Piemonte ed entroterra ligure il divario termico è notevole tra alcune località vicine: Sassello (SV, 385 m) misura 1.5°C mentre Ponzone Bric Berton (AL, 773 m) 20.3°C (per una differenza di 18.8°C), a Mombaldone (AT, 187 m) ci sono 3.5°C, invece a Roccaverano (AT, 640 m) il termometro è già salito a 20.2°C (17.0°C di divario).

Gradualmente nel corso della mattina l’aria mite scenderà di quota raggiungendo anche i fondovalle, così alcune località sperimentano oltre 25°C di escursione termica. E’ il caso di Saliceto (CN) e di Sassello (SV) che hanno misurato 26.9°C di differenza tra la minima e la massima giornaliera.

Immagine 5: temperature intorno alle ore 15.30 misurate dalle stazioni ARPA Piemonte (non si tratta delle massime assolute): il fondovalle del Toce in Ossola si registrano i valori più elevati superiori ai 30°C.

Al Nord-Ovest le punte più elevate si sono misurate laddove l’orografia ha maggiormente esaltato la compressione adiabatica, in particolare segnaliamo:

  • 32.0°C a Mergozzo (rete ARPA Piemonte) sul fondovalle del Toce in Ossola (VB)
  • 31.6°C a Bussoleno (rete Torinometeo) sul fondovalle della Dora Riparia in Val Susa (TO)
  • 31.6°C a Parma (rete E-RMETEO)
  • 31.5°C a Bergamo e Stezzano nel Bergamasco (rete CML)
  • 31.4°C a Roccavignale (rete ARPAL) sul fondovalle del Bormida nel Savonese e a Seriate (rete CML) nel Bergamasco

Di seguito elenchiamo le province/regioni autonome e le rispettive località dove si è raggiunta e superata la soglia dei 30 gradi.

VALLE D’AOSTA: fondovalle della Dora Baltea (rete di riferimento: ARPA)

  • Champdepraz (AO, 370 m): 30.1°C

PIEMONTE: in Ossola (fondovalle del Toce), Biellese, Alessandrino e Vercellese (rete di riferimento: ARPA Piemonte)

  • Mergozzo, Candoglia (VB, 201 m): 32.0°C
  • Domodossola (VB, 252 m): 30.6°C
  • Casale Monferrato (AL, 136 m): 30.4°C
  • Masserano (BI, 243 m): 30.0°C
  • Albano Vercellese (VC, 155 m): 30.0°C

LIGURIA (rete di riferimento: ARPAL)

  • Roccavignale, Valzemola (SV, 480 m): 31.4°C
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