01/07/2024

Inondazioni e colate di fango a Cervinia e Cogne | 29-30 giugno 2024

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ANALISI METEOROLOGICA E PREVISIONE DELL’EVENTO

A causa di una rimonta dell’Anticiclone Africano sull’Italia tra il 27 ed il 28 giugno si registrano sul Nord-Ovest le prime temperature diffusamente superiori ai 30°C della stagione a bassa quota. Nel tratto centrale del fondovalle aostano si toccano i 34°C a Saint-Marcel grazie ad una lieve compressione favonica e lo zero termico sale oltre i 4500 m (+1,9°C sul Monte Rosa presso la Capanna Margherita a 4554 m). La massa d’aria in risalita dal Nord Africa si è resa responsabile di condizioni di afa marcata per gli elevati tassi d’umidità relativa: si registrano valori di Dew Point fino a 25/26°C sulle pianure piemontesi e di 22/23°C in Valle d’Aosta. Queste condizioni hanno fornito l’energia necessaria per lo sviluppo dei fenomeni violenti avvenuti tra il pomeriggio e la sera del 29 giugno causati dall’ingresso di correnti atlantiche più instabili.

Immagine 1. Carta dei geopotenziali a 500 hPa (scala colori in basso a destra) e della pressione al suolo (isobare bianche) alle ore 20 locali del 29 giugno 2024 sull’Europa Occidentale: l’Anticiclone Africano viene “schiacciato” sull’Italia Meridionale per l’ingresso di correnti atlantiche più umide ed instabili da sud-ovest in quota.

Immagine 2: Previsione Mixed-Layer CAPE (energia potenziale), ICON-D2. Elevata energia potenziale disponibile per lo sviluppo di intensi temporali nel pomeriggio del 29 giugno: si toccano valori eccezionalmente elevati di 3000-3500 J/kg sulle pianure del Canavese e fino a 1600-2000 J/kg anche in Valle d’Aosta.

I principali modelli ad area locale (LAM) evidenziano una situazione potenzialmente pericolosa tra il pomeriggio-sera del 29 giugno tra Valle d’Aosta, Canavese, Valli di Lanzo e Val d’Ossola: già con 24-48 ore di anticipo si evidenzia la formazione di temporali semi-stazionari su queste zone con cumulate diffuse di 100-150 mm in 6 ore e fino a 150-200 mm in 12 ore. I modelli ICON-D2 e AROME individuano le cumulate maggiori sulle Valli di Lanzo, tra i massicci di Gran Paradiso e Rosa (specie tra Valle Orco e Val di Cogne) e sulle valli dell’Ossola. Come vedremo in seguito la previsione si rivelerà estremamente precisa.

Immagine 3. AROME, run 06z del 29/6/2024. Il modello a maglia fine prevede in appena 6/12 ore accumuli di 100-150 mm tra val di Cogne, valle Orco e valli di Lanzo, 70-90 mm sulla Valtournenche ed oltre 100 mm in Valle Anzasca (Macugnaga).

Estofex e Pretemp, i principali centri di previsione di fenomeni intensi, rispettivamente a livello europeo ed italiano, sono concordi nell’individuare un grado di pericolo massimo (3/3) per le zone comprese tra Canavese, Valli di Lanzo, Valle d’Aosta centro-orientale, Valsesia ed Ossola per lo sviluppo di temporali anche di natura supercellulare con grandine di grosse dimensioni (>4-5 cm), violenti episodi di downburst (forti raffiche di vento) e nubifragi persistenti.

Immagine 4. Bollettino ESTOFEX emesso in data 28/6/2024, valido per il giorno successivo. Questa è la previsione elaborata per il Nord-Ovest italiano: “A level 3 was issued for NW Italy into far S-Switzerland mainly for giant/destructive hail, excessive rain, damaging gusts and we also explicitly add a strong tornado risk for this area”.

ANALISI PLUVIOMETRICA

Immagine 5: animazione radar Kachelmann tra le ore 12 del 29/6/2024 e le 01 del 30/6/2024: i primi rovesci e temporali sono in transito sulla Valle d’Aosta a carattere sparso nel primo pomeriggio con intensità ancora moderate. Un primo intenso passaggio di una supercella con grandine di medio-grosse dimensioni interessa la bassa valle e i settori orientali tra le 16 e le 17, poi a partire dalle 18 fino all’1 della notte inizia ad insistere un’intensa linea di rovesci e temporali semi-stazionaria tra Valle di Cogne e Valtournenche ed in maniera meno persistente anche tra bassa valle d’Aosta, valle di Champocher e Val d’Ayas.

Immagine 6: confronto tra gli accumuli previsti dal modello AROME (prima carta, previsione di sabato 29 giugno alle ore 8) e accumuli realmente osservati dalla rete di stazioni meteo del Centro Funzionale della Valle d’Aosta. La previsione è stata perfettamente rispettata con un picco di 130 mm nella zona di Cogne e fino a 100 mm in bassa valle all’altezza di Verres, seguito poi da un terzo picco tra alta Valtournenche e Alta Valpelline di 80-100 mm.

Immagine 7: confronto degli accumuli osservati tra la rete di monitoraggio DatiMeteoX (clicca qui per i dati) e la rete del progetto Meteo3R che unisce la stazioni meteo Arpa di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria. La distribuzione è molto simile con accumuli relegati ai rilievi. Si notino i picchi tra Alta Valle dell’Orco (170 mm a Noasca, 108 mm a Ceresole Reale) e la zona di Cogne (133 mm a Lillaz, 128 mm al Grand Crot, 119 mm a Valnontey, 89 mm a Gimillan).

Immagine 8: dettaglio degli accumuli in Valle d’Aosta secondo la rete del progetto Meteo3R con focus su aree occidentali (prima foto), aree centrali con la zona di Cogne (seconda foto) e aree orientali (terza foto)

Immagine 9: Dettaglio degli accumuli nella zona di Cogne secondo il progetto 3R; nell’ultima un dettaglio invece degli accumuli tra bassa valle e Valtournenche/Val d’Ayas secondo la nostra rete di monitoraggio DatiMeteoX (clicca qui per i dati)

Immagine 10: la piena della Dora Baltea secondo i principali idrometri situati nel fondovalle: a monte dela confluenza con l’Eyva in arrivo dalla Valle di Cogne e il Marmore dalla Valtournenche viene superato in tutti il livello di guardia.

ANALISI EFFETTI SUL TERRITORIO

Due alluvioni lampo con esondazioni dei rispettivi torrenti si verificano a Cogne e Cervinia, seppur con due tempistiche differenti. A Cogne la situazione comincia a precipitare già nel tardo pomeriggio del 29 giugno, quando i temporali si fanno particolarmente insistenti sulla zona, causando un repentino ingrossamento dei fiumi. I danni maggiori si riscontrano proprio nella porzione del paese presso la confluenza dei torrenti Urtier e Grauson nella frazione di Moline. Proprio nelle vicinanze si trova l’area sosta dei camper, dove viene registrato il seguente video di Stefano Pavesi:

Un’altra zona critica si trova a Valnontey, dove esonda l’omonimo torrente, trascinando con sè alcune auto (video di Mouad Aamali):

Dall’unione di questi tre torrenti differenti si forma il torrente Eyva, che scende verso la bassa Valle: la portata delle acque è talmente elevata da spazzare l’idrometro del Centro Funzionale installato in località Cretaz nella serata del 29 giugno. L’indomani mattina con le prime luci si apprende la reale entità dei danni causati dalla piena: la strada regionale, unica vi di accesso a Cogne da Aosta, risulta interrotta in diversi punti, rendendo di fatto isolato il centro abitato:

Alcuni scatti aerei della mattina del 30 giugno rivelano gli ingenti danni creati dall’erosione del fiume lungo la strada regionale:

I danni alla confluenza dei torrenti Grauson ed Urtier:

Di seguito un filmato che mostra i danni lungo la strada regionale che collega Cogne con il fondovalle aostano, la veemenza delle acque alla confluenza dei due torrenti a Moline e l’incredibile erosione operata dal fiume ai danni degli argini (Mario Pavese e Doina Seremet):

Anche in bassa valle si registrano criticità per l’esondazione della Dora Baltea tra Hone e Bard, di seguito alcune foto ed un video di come appariva la situazione dall’autostrada:

Se a Cogne l’alluvione cominciava a palesarsi già dal tardo pomeriggio-sera del 29 giugno, a Cervinia le tempistiche sono differenti; le precipitazioni vanno ad esaurirsi nella serata con un picco di 82 mm rilevato a Plan Maison dalla nostra stazione meteo. L’ondata di fango, rocce e acqua invece giunge nella notte e risulta essere legato ad un evento franoso che si verifica in quota, lungo le morene del Cervino. Da qui infatti parte l’ondata che investirà il palese nella notte, a partire dalle 3-4 del mattino: la pioggia risulta l’elemento scatenante, ma non è così remoto credere che l’evento possa essere stato preparato dal già il terreno saturo per la fusione della neve (nella morena costituito da rocce e fango) e dai forti temporali osservati il giorno 21 giugno (circa 60 mm a Plan Maison).

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giunge quindi in paese l’ondata di fango e detriti, che riempie il letto del torrente nella zona del Cretaz e successivamente interessa le aree circostanti, allagando e creando danni ingenti:

L’indomani mattina all’alba la situazione era la seguente (foto di Marco Milani):

L’area del campetto Cretaz, dove si trovano le due stazioni di monte delle seggiovie Cretaz e Campetto (foto e video di Antoine Casarotto):

I danni maggiori si riscontrano proprio lungo la strada che costeggia il Cretaz e all’interno del paese lungo la via pedonale; qui il percorso del torrente compie una curva e viene attraversato anche da un piccolo ponte, il quale molto probabilmente può avere agito da tappo, aumentando la portata dei danni nelle immediate vicinanze:

Nel frattempo altre immagini giungono anche da Cogne, dove la situazione appare davvero grave: la strada che conduce a Valnontey (foto di Antonio Guerra) è stata completamente cancellata dal torrente e da una grossa frana:

Nella stessa frazione di Valnontey non mancano i danni, anche qui una grossa frana ha bloccato l’accesso, mentre il ponte ha subito danni ingenti a causa della piena:

Altre foto da Valnontey nel pomeriggio del 1 luglio (Michael Cortese e Antonella Timaco), molti sono stati i danni anche al famoso campeggio posto nel fondovalle:

Dalle difficoltà però nascono anche momenti di grande collaborazione e solidarietà: ovunque si mette subito in moto la macchina dei soccorsi con tantissimi volontari che si rendono disponibili per aiutare a spalare, di seguito alcuni scatti da Cervinia:

I danni purtroppo sono davvero elevati, specie agli scantinati e a quelle strutture che si trovano al piano terra. Lungo la via pedonale a Cervinia infatti si trovano molti negozi, attività legate al settore eno-gastronomico ed hotel, da cui ci arrivano queste foto (Nicola Cornero):

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