TENDENZA METEO 28 FEBBRAIO – 8 MARZO 2025
Manca poco e anche la pratica febbraio sarà archiviata, lasciandosi alle spalle un inverno 2024-25 (l’inverno meteorologico va dal 1 dicembre al 28 febbraio) piuttosto triste per il nord-ovest: poca neve sulle Alpi, probabilmente uno dei meno nevosi per i versanti sud alpini, mentre si sono in parte salvate alcune zone più fortunate lungo i confini tra alta Val Susa, Valle d’Aosta e Verbano, dove le nevicate da sfondamento (da ovest/nord-ovest) hanno portato nevicate a tratti copiose. La Valle d’Aosta in particolare può vantare un innevamento in media sulle dorsali tra La Thuile, Courmayeur e Cervino/Rosa. Altrove un disastro, pianura compresa, dove la neve manca da quasi 3 anni.
L’attuale settimana ha visto il ripetersi di condizioni ormai diventate il leit motif dell’inverno: nebbie e nubi basse con freddo umido, ma temperature sopra media (in questi giorni stiamo rilevando temperature tipiche di fine marzo/inizio aprile, è bene precisarlo, 10°C con cieli nuvolosi a febbraio NON sono normali in pianura), mentre in quota si è assistito ad un lieve calo termico, come annunciato nei giorni scorsi. Osservando il week-end però, non troviamo ancora particolari svolte, se non un ulteriore afflusso di aria più fresca da est che porterà nubi basse su tutto il nord-ovest, accompagnate anche da deboli nevicate dai 800-1000 m sui settori pedemontani occidentali e sulla Bassa Valle d’Aosta tra sabato pomeriggio e domenica mattina:
Anche le temperature subiranno un ulteriore modesto calo, portandosi intorno alle medie del periodo e lì rimarranno fino a lunedì/martedì prossimi; lo zero termico in quota non supererà i 1500-2000 m, mentre di notte, le gelate potranno estendersi anche in pianura ad inizio settimana, quando i cieli dovrebbero ripulirsi dalle nubi.
Passato questo ”sbuffo” freddo, i modelli prevedono una possibile nuova modesta fase anticiclonica da metà della prossima settimana, accompagnata da bel tempo ovunque e temperature in ripresa: in pianura probabilmente assisteremo a massime diffusamente intorno ai 14-17°C, mentre in quota lo zero termico sfiorerà anche i 3000 m, complice l’aria secca (da confermare). Con il secondo week-end di marzo i valori dovrebbero poi calare nuovamente, ma ci fermiamo qui, perchè le previsioni potrebbero ancora cambiare significativamente. La primavera si avvicina e la vegetazione si sta già muovendo, specie in collina dove l’inverno è stato pressochè assente, salvo sporadiche occasioni ascrivibili ad un totale di 2-3 settimane di ”vero inverno”.
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