Pubblicato il 10/01/2024

Fine della finta fase fredda, torna il flusso atlantico

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TENDENZA 11 – 19 GENNAIO 2024

 

In questi giorni ne abbiamo sentite di tutte colori: ”ondata di gelo articolo”, ”l’Italia nella morsa del gelo”, ”grandi nevicate e freddo artico”… cominciamo dicendo che tutte queste affermazioni scientificamente scorrette provengono da alcuni siti meteo spazzatura molto famosi, che purtroppo polarizzano come sempre anche la narrazione dei nostri mass-media, trattando la meteorologia come se fosse marketing e non una scienza. La realtà è che stiamo vivendo semplicemente una fase invernale di qualche giorno, ma sicuramente non definibile ondata di gelo: sulle Alpi è tornata un po’ di neve, a tratti fino ai 500 m sulle pedemontane del Piemonte e bassa Valle d’Aosta, mentre le temperature hanno subito un modesto calo rimanendo lievemente al di sotto delle medie per qualche giorno, specie sui rilievi.

La falsa ondata di freddo tuttavia si sta per concludere, perchè la circolazione depressionaria a cui era associata si sta gradualmente colmando; nella giornata di domani, 11 gennaio, assisteremo ad un graduale ritorno di condizioni soleggiate ovunque, mentre da venerdì avremo una nuova ripresa della zonalità in Atlantico, ovvero del flusso perturbato occidentale, il quale comincerà a puntare le nostre Alpi. Quali conseguenze a seguito di questo cambiamento? In montagna assisteremo ad una rapida risalita delle temperature, specie nella giornata di venerdì, quando si attiverà anche il foehn, primo responsabile della decisa impennata delle temperature con zero termico diurno fino a 2600-2800 m fra torinese e cuneese, poco meno a nord tra Vda e Ossola. Tutto questo per via di un cuneo di alta pressione mobile incentrato su Provenza e Nizza, che temporaneamente riporterà condizioni a tratti miti in montagna. In pianura invece dominerà l’inversione, a tratti con nebbie anche persistenti sulle basse tra venerdì e sabato, quindi come al solito quasi non ci accorgeremo di questo cambiamento.

Venerdì sarà solo l’inizio di questa ripresa del flusso occidentale, perchè grandi movimenti si paleseranno appena a nord delle Alpi:

Si nota molto bene un vasto ammasso di aria gelida appena a nord delle Alpi, il quale potrebbe inviare alcuni contributi già nel week-end, e anche sul versante sud alpino tramite la porta della Bora, favorendo un ripristino di condizioni più invernali dopo la scaldata di venerdì (di certo non fredde, lo zero termico dovrebbe tornare sui 1500-2000 m a seconda delle zone tra sabato e domenica). Attenzione però che già da sabato, ma soprattutto domenica, aumenteranno anche i venti in quota, per via appunto della ripresa della zonalità. Con la nuova settimana potrebbero tornare anche le precipitazioni, per via di alcuni fronti perturbati in serie: dato il flusso da W/NW, le zone maggiormente interessate saranno sempre le solite, con la Valle d’Aosta in pole position, specie sulla dorsale ovest e nord. Ad oggi inutile sbilanciarsi su accumuli e quota neve, perchè c’è ancora troppa variabilità.

La prima perturbazione potrebbe giungere già martedì, ma tutto dipenderà appunto da quanto il flusso riuscirà a spingersi verso sud: se dovesse rimanere abbastanza basso di latitudine, anche il limite neve potrebbe rimanere contenuto, ma se dovesse alzarsi anche solo di 100-200 km, aria più mite potrebbe giungere e causare un deciso rialzo dello stesso. Capite bene che questi dettagli non possono certamente essere valutati ad una settimana di distanza temporale, dunque ci aggiorniamo domenica con le ultime emissioni da parte dei modelli.

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