TENDENZA METEO 14 – 22 APRILE 2025
Nello scorso articolo vi avevamo annunciato l’arrivo di una settimana pre-pasquale piuttosto umida e piovosa e quest’oggi non possiamo che confermarlo. La grande differenza con lo scorso appuntamento è che quando avevamo scritto l’articolo (circa 4 giorni fa) erano ancora poco chiare distribuzione e tempistiche delle precipitazioni, mentre questa sera abbiamo dei dettagli decisamente maggiori.
Cominciamo con le giornate di lunedì 14 e martedì 15, quando avremo le prime precipitazioni, specie tra la serata di lunedì e martedì mattina; in questo caso il flusso perturbato principale sarà prettamente da sud-est con i maggiori fenomeni attesi tra Canavese, bassa Valle d’Aosta e nord Piemonte: qui potranno cadere fino a 40-60 mm di pioggia con un limite neve sui 2000 m, anche se i maggiori accumuli si osserveranno oltre i 2000 m, dai 2300-2500 m a seconda delle zone. Questo sarà però l’antipasto, perchè ciò che i modelli mostrano per metà settimana è davvero notevole:
Una vasta saccatura affonderà nel Mediterraneo con un asse molto favorevole a precipitazioni abbondanti, nello specifico da NW a SE, innescando un forte richiamo di correnti di scirocco (sud-est) proprio sul nord-ovest italiano. E’ proprio questa la dinamica per i peggioramenti più intensi per le nostre zone, in quanto lo scirocco troverà a sbarrargli la strada l’arco alpino tra Piemonte e Valle d’Aosta, creando un poderoso sbarramento e consentendo alle precipitazioni di scaricarsi in loco con accumuli ingenti.
Il peggioramento prenderà via già martedì sera, con i primi rovesci e temporali in risalita verso Valle d’Aosta e VCO, attivati dal pre frontale. Tra mercoledì e giovedì i modelli mostrano scenari a tratti preoccupanti con precipitazioni forti per entrambe le giornate: in questo caso i pacchetti precipitativi si formeranno sulle pianure a nord del Po e si dirigeranno da sud-est verso nord-ovest, impattando lungo le montagne e scaricando qui grandi quantità di pioggia. Non è inoltre escluso che tra mercoledì pomeriggio e giovedì mattina, in corrispondenza del clou del fronte perturbato, si potranno osservare anche rovesci o temporali con colpi di tuono ed intensità tipiche di fenomeni convettivi lungo le valli alpine: le zone tra Gran Paradiso, Valle d’Aosta meridionale e orientale, fino a Biellese e VCO sperimenteranno gli accumuli maggiori con punte fino a 3-400 mm attesi entro venerdì mattina, quando le precipitazioni saranno definitivamente concluse. Grazie però al forte flusso da sud-est, anche le zone più interne della Valle d’Aosta tra Valtournenche, Valle di Ayas, Valle del Lys, Cogne e Champorcher potranno osservare accumuli importanti con valori diffusi tra 100 e 200 mm, anche oltre sulle zone a confine con il Piemonte.
Quello che un po’ ci preoccupa, saranno le temperature, in quanto a livello termico osserveremo valori decisamente anomali per il periodo: lo zero termico per tutto il peggioramento oscillerà intorno ai 2300-2500 m, mentre al nord-est italiano toccherà anche i 2800-3000 m, con piogge fino ad alta quota. Si tratta di dinamiche e temperature tipiche di fine maggio o inizio ottobre, più che di metà aprile. Il nord-ovest sperimenterà comunque un limite neve più basso rispetto al nord-est e le precipitazioni intense aiuteranno in tale senso, grazie all’omotermia, che trascinerà il freddo nei bassi strati, consentendo nevicate più significative anche alle medie altitutidini. Dai 2000 m di martedì, la neve potrebbe tornare fin verso i 1600-1800 m mercoledì e giovedi mattina, mentre più in quota la quantità di neve attesa sarà davvero importante con apporti di 100-150 cm a 2500 m attesi tra Canavese, Valle d’Aosta sud-orientale e VCO (su quest’ultimo gli accumuli potranno essere anche superiori). Capite comunque che la quota neve sarà piuttosto elevata per il periodo e tutta l’acqua che cadrà potrà creare problemi alla rete idraulica con piene dei corsi d’acqua e fenomeni di versante.
Per quanto riguarda le pianura, è attesa anche qui una discreta quantità di pioggia, seppur di molto inferiore ai picchi delle zone più colpite. Passata la fase perturbata, venerdì potrebbe tornare un po’ di sole, ma ad oggi potrebbe comunque non durare: tra Pasqua e Pasquetta infatti potrebbe manifestarsi una seconda fase perturbata con piogge diffuse e nuove nevicate in montagna dai 1800-2000 m.
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