TENDENZA METEO 24-31 OTTORE 2024
Nel precedente articolo ci eravamo lascati con molti dubbi sulla configurazione prevista per l’ultimo week-end di ottobre, a causa di due possibili scenari e dunque due risvolti differenti per il nord-ovest. Tutto dipenderà dalla traiettoria di una goccia perturbata che proprio nelle prossime ore si isolerà in pieno Atlantico: se tale goccia si avvicinerà al nord-ovest a sufficienza (scenario 1), sarà in grado di causare una nuova fase di maltempo con precipitazioni abbondanti, mentre se si dirigerà eccessivamente a ovest, sprofondando verso il nord Africa (scenario 2), i fenomeni saranno decisamente minori e anzi, giungerà sulle nostre teste aria davvero mite, più di quella che abbiamo attualmente.
Come potete capire dunque, due scenari differenti ma, come spesso succede, la verità starà esattamente nel mezzo: secondo i modelli sembra assai probabile che almeno inizialmente la goccia perturbata si avvicinerà a sufficienza al nord-ovest italiano, attivando una violenta fase di maltempo tra sabato e domenica. Successivamente sprofonderà verso il nord-Africa, causando una risalita verso nord dell’alta pressione africana con temperature piuttosto miti ad inizio della prossima settimana e zero termico in quota fino a 3500-3800 m:
La fase che anticiperà la perturbazione (giovedì 24 e venerdì 25) sarà contraddistinta da cieli grigi e deboli piogge sparse, soprattutto sulle aree pedemontane del Piemonte e bassa Valle d’Aosta, accompagnate da un contesto termico decisamente mite per il periodo. Il clou del maltempo è atteso invece tra sabato e domenica, quando il flusso sciroccale in quota diverrà piuttosto intenso: un primo passaggio perturbato è atteso sabato in giornata, con probabile clou nel pomeriggio, mentre nella tarda serata i fenomeni potrebbero diminuire o anche cessare completamente. Nella notte su domenica si ricomincia con un nuovo passaggio perturbato ancora più intenso, con correnti che tenderanno a piegare via via più da est, colpendo dapprima le aree tra Verbano e Valle d’Aosta orientale, successivamente tra Canavese, Val Susa, Chisone e Pellice, specie la aree pedemontane che vivranno uno stau violento, creato dallo sbarramento dei rilievi.
Precisiamo che la previsione potrebbe risentire ancora di ulteriori rimaneggiamenti, a causa dell’esatta collocazione della goccia perturbata; se essa sarà spostata più verso est, i picchi precipitativi saranno a loro volta traslati sul Verbano e Valle d’Aosta sud-orientale; se invece verrà traslata più a ovest, a beneficiare maggiormente saranno le pedemontane occidentali del Piemonte, a discapito delle aree più a nord. Ad oggi la distribuzione degli accumuli è grosso modo mostrata dalla seguente carta:
Picchi fino a 300-400 mm sono attesi sul VCO, 2-300 mm tra Biellese, Canavese e Valle d’Aosta sud orientale (zona Champorcher e Valle del Lys), fino ad arrivare alle pedemontane occidentali. Il quantitativo di acqua sarebbe davvero notevole, soprattutto se consideriamo i terreni saturi che abbiamo in questo momento, a causa delle già abbondanti piogge delle settimane precedenti. Merita dunque tenere sotto controllo tale perturbazione, in quanto se gli accumuli saranno confermati, potranno essere osservate criticità per piene e fenomeni di versante.
Nel complesso la quota neve sarà elevata, a causa dell’aria molto mite attualmente presente: le aree dove il limite neve potrebbe spingersi più in basso saranno tra Valle d’Aosta e VCO, dove nevicherà grosso modo dai 2500-2700 m, a tratti anche fino a 2000-2200 m domenica mattina, sempre che tale distribuzione precipitativa sarà confermata. Altrove invece limite neve più elevato, fino a 3000 m sul cuneese, più esposto al flusso mite da sud.
Abbiamo davanti dunque una situazione meteo potenzialmente pericolosa per il nostro territorio, assolutamente da monitorare. Vi abbiamo infatti precisato che non sono da escludersi modifiche anche importanti sulla distribuzione delle piogge nei prossimi giorni, dunque seguite i nostri aggiornamenti!
Passata la perturbazione, da lunedì i cieli tenderanno in parte a pulirsi con condizioni parzialmente nuvolose nel complesso, ma comunque miti, a causa del flusso umido in arrivo dall’Africa: in pianura le massime continueranno a permanere intorno ai 20°C (anche 21-22-23°C in caso di soleggiamento completo), mentre in quota lo zero termico diurno si spingerà fin verso i 3500 m. Prima parte di autunno piovosa, ma anche molto mite, più della media.
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