Pubblicato il 25/01/2024

La fase mite non molla e dal week-end ancora zero over 3000 m

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TENDENZA 26 GENNAIO – 3 FEBBRAIO 2024

Quello che stiamo vivendo in queste ore è qualcosa davvero di incredibile: basterebbe anche solo il singolo picco di caldo a fare clamore (23°C in pieno gennaio nei fondovalle tra Val Susa e Valle d’Aosta e zero termico a 4000 m sul cuneese e 3500 m tra Valle d’Aosta e Ossola), ma è ancora più notevole se consideriamo la frequenza con cui tali eventi si susseguono. Appena un mese fa, a Natale, sperimentavamo caldo record per il mese di dicembre con massime a 22-23°C in pianura e punte di 25-26°C sulle pedemontane proprio per un evento di foehn bollente acuito dalla massa d’aria mite portata dall’alta pressione… in questi giorni la storia si sta ripetendo!

Ancora più preoccupante è l’evoluzione dei prossimi giorni, perchè la fase mite non si è per niente conclusa, anzi! Nella giornata di venerdì 26 gennaio una rapida perturbazione porterà solamente una lieve flessione delle temperature, ma nel week-end si ricomincia!

Le temperature torneranno a salire già da sabato con lo zero termico ancora una volta oltre i 3000 m sulle Alpi e mitezza davvero notevole, anche se questa volta non ci sarà il foehn a soffiare. Molto mite dunque in montagna, ma nei bassi strati le nebbie e l’inversione termica torneranno di gran carriera, quindi come spesso succede sulle pianure quasi non si avvertirà questa fase mite con massime che potrebbero avere difficoltà a superare i 10°C. Nelle conche e zone fredde in pianura le minime potrebbero scendere anche al di sotto della soglia dei -5°C localmente all’alba, aiutate ancora dal calendario e dal sole basso.

In montagna la mitezza potrebbe durare per buona parte della prossima settimana, almeno sino ai primi di febbraio, quando la svolta potrebbe arrivare ancora una volta NW e dunque con perturbazioni che andrebbero a premiare nuovamente le solite aree. Staremo a vedere cosa ci diranno i modelli con i prossimi aggiornamenti, poichè l’errore previsionale risulta ancora molto elevato. Chi può intanto scappi in montagna, perchè in pianura durante l’inverno l’alta pressione significa solamente una cosa: nessun ricircolo di masse d’aria, nebbie e freddo umido, ma soprattutto aria inquinata.

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