TENDENZA 1 – 9 AGOSTO 2024
Su cosa stiamo vivendo in questi giorni c’è poco da dire: caldo e afa sono diventati letteralmente opprimenti, sia in pianura, sia in montagna. Ogni estate che passa infatti registriamo combinazioni di temperatura e umidità inedite: sino a qualche anno fa sembrava eccezionale registrare una temperatura di 30 gradi con un’umidità pari al 55/60%, oggi tale mix è divenuto la norma e anzi, registriamo cose ben peggiori. In questa prima parte di settimana infatti abbiamo toccato in pianura anche 33/34 gradi con l’umidità al 60% ed in serata valori di 70/80% di umidità con 39 gradi. Ne consegue un punto di rugiada di 25/26 gradi, cioè disagio fisico molto elevato. Non va meglio nemmeno in montagna: dal cuneese alla Val Susa, fino alla Valle D’Aosta (e non solo le aree a confine con il Piemonte notoriamente più influenzate del clima della vicina pianura), fino al Verbano si sono registrati punti di rugiada di 20-22 gradi fino a 1500 m, dunque con afa marcata. Le uniche aree che si sono salvate sono quelle occidentali della Valle D’Aosta e ai piedi di Rosa e Cervino, dove le correnti da NW si favonizzano e portano a seccare l’aria, quindi punti di rugiada bassi ma allo stesso tempo temperature che schizzano verso l’alto più facilmente per la compressione adiabatica: basti pensare ai valori del 30 luglio scorso con 29 gradi a Planpincieux a Courmayeur a 1550 m, 24 gradi a Cervinia a 2000 m o persino i 38 gradi di Arvier a 738 m a ovest di Aosta, dato quest’ultimo passato in sordina ma assolutamente notevole.
Questo è solo il volto di una delle tanti fasi di alta pressione africana che spesso caratterizzano le nostre estati e che in molti giustificano con un banale “siamo in estate, è normale che faccia caldo”. Questo pensiero deriva da una non conoscenza del nostro clima, perché è vero che in estate ci possiamo aspettare valori anche di 32/34 gradi in pianura, ma come picchi inseriti in quadro con temperature inferiori. Quello che invece succede è che temperature di 32/34 gradi vengono raggiunte praticamente tutti i giorni e contribuiscono all’anomalia positiva di un mese come luglio 2024, il quale chiuderà come più caldo della media e non di poco.
Sì, l’avete capito, quando apriamo un articolo a medio termine con una lunga premesse, non ci sono grandi variazioni a livello previsionale. Osservando infatti l’evoluzione dei prossimi giorni, sembra che fino a domenica grosso modo andremo incontro ad una graduale e modesto calo termico, per via di un temporaneo cedimento dell’alta pressione e di un afflusso di aria più fresca da nord. Perderemo dunque qualche grado nelle temperature, rimanendo comunque oltre la media in pianura con valori sui 31/33 gradi e zero termico in quota comunque fino a 4000/4400 m a seconda dei giorni e dei settori (il calo in montagna sarà apprezzabile soprattutto sulle aree settentrionali, molto di meno tra Val Susa e Cuneese. Da segnalare la possibilità di qualche rovescio o temporale di calore pomeridiano sulle Alpi qua e là, mentre in pianura non si vedono possibilità di precipitazioni.
Con la nuova settimana si ripartirà, perché da domenica/lunedi ci attende una nuova rimonta dell’alta pressione africana con temperature che tenderanno a crescere e con esse anche l’afa. Dal 5/6 fino al 9 agosto potrebbe tornare un caldo con valori di temperatura e relative umidità molto simile a quello vissuto in questi giorni, in attesa di un possibile cambio del tempo che potrebbe arrivare non prima del 10 di agosto. Insomma, il caldo è arrivato e ci sta restituendo anche gli interessi di giugno, mese che ricordiamo aver chiuso in perfetta media e non di certo come più freddo del normale.
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