Non siamo neanche ancora entrati nel vivo di questa fase di maltempo, che già si intravvedono nuove piogge all’orizzonte. Come vi dicevamo nello scorso articolo, la fase perturbata in arrivo sarà scatenata da una goccia fredda in discesa da NW, situazione che a livello barico richiede spesso un po’ di tempo perché possa risolversi; anche questa volta non sarà da meno.
Ci aspetta infatti nel fine settimana un secondo round di maltempo: la goccia infatti tra venerdì e sabato tenderà a spostarsi più verso ovest, lasciando temporaneamente campo all’alta pressione che darà vita ad una modesta rimonta sul nostro territorio: condizioni dunque più soleggiate e zero termico che in quota ritornerà anche a 4200-4400 m, perché come vi abbiamo detto l’estate non terminerà così facilmente. Certamente non sara il “caldo” di luglio e potremo definire gradevoli le temperature attese tra e venerdì e sabato: le massime in pianura al più raggiungeranno i 27-29 gradi sabato, decisamente fruibili, ma saranno comunque sopra la media del periodo.
In montagna invece con questa prima fase perturbata tornerà la neve dai 3000 m sulle aree settentrionali, fatto assolutamente normale per il periodo. Gli accumuli più significativi si registreranno dai 3500 m tra Gran Paradiso, Rosa e Cervino, dove potranno cadere anche 50-70 cm. Finito il maltempo però lo zero termico schizzerà nuovamente fino a 4200-4400 m, favorendo la fusione. Proprio questo significa trovarsi in un periodo di riscaldamento globale: la neve in montagna, specie in quota è ancora capace di cadere, ma la vera anomalia è la rapidità con cui le temperature schizzano verso l’alto una volta finita una fase di maltempo, andando a distruggere quanto di buono si è riusciti a portare a casa. Anche l’anno scorso andò così, quando a fine agosto i fiocchi caddero fino a 1600-1800 m sulle Alpi di Confine della Valle D’Aosta e si accumulano 40 cm a 2800 m, ma in breve tempo tornó l’alta pressione (tra l’altro con un nuovo picco di zero termico a 5000 m), fondendo tutta la neve e riportando la situazione dei ghiacciai al punto di partenza, anche a 4000 m.
Fatta queste breve premessa, dunque cosa aspettarsi? Abbiamo detto che avremo giornate più stabili e con temperature in aumento tra venerdì e sabato (venerdì forse ancora un po’ di nubi sparse), seguite da una nuova fase di maltempo tra domenica e lunedì prossimi. Nuove piogge diffuse dunque, sempre con un limite neve intorno ai 3000 m.
Provando a spingerci oltre, sembra che buona parte della prossima settimana possa trascorrere dominata da questo flusso atlantico perturbato, attivato da una bassa pressione incentrata sulla penisola scandinava. Quindi comunque rischio di nuove precipitazioni e temperature via via in calo, appunto per l’aria fredda sospinta verso sud da tale bassa pressione. Qualora i tasselli dovessero incastrarsi, non si esclude anche la possibilità dei primi fiocchi fino a 2000 m sulle aree di confine, ma per questo attendiamo ancora qualche giorno, fino al prossimo appuntamento.
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