Pubblicato il 22/01/2024

Settimana di forte rialzo termico in montagna ma in Valle d’Aosta andrà leggermente meglio

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TENDENZA 21 – 29 GENNAIO 2024

Il week-end appena concluso ci ha lasciato assaporare il vero inverno, anche in montagna, dove le minime hanno subito un drastico calo fino a raggiungere anche i -15/-17°C fra i 1500 e 2000 m a seconda delle zone e delle caratteristiche orografiche. Appena 36 ore di ondata fredda, già terminata nella giornata di domenica, quando lo zero termico è balzato fino a 2200-2400 m, dopo il gelo notturno e valori fino a sfiorare i -20°C nelle zone più fredde.

La nuova settimana ci riserverà però una brutta sorpresa: sta infatti per arrivare una vasta e robusta bolla anticiclonica, che ci farà piombare direttamente in primavera, se non a tratti estate, in montagna. Lunedì sarà una giornata di transizione, con l’ultimo fronte perturbato in discesa da NW e nevicate dai 1500 m in Valle d’Aosta, mentre tra Torinese e Cuneese l’alito caldo comincerà a farsi sentire, facendo salire lo zero termico anche a 3000 m.

Da martedì, sarà questo lo scenario dominante:

Una vasta rimonta anticiclonica abbraccerà l’Europa occidentale, facendo registrare un’anomalia termica molto pesante in montagna, con temperature anche 10-12°C oltre le medie del periodo. Per qualche zona però, andrà meno peggio rispetto ad altre e in particolare avremo grosso modo due macro aree climatiche:

  • le montagne piemontesi dalle valli di Lanzo verso sud saranno interessate in pieno da questa bolla calda, con lo zero termico che tra martedì e giovedì rimarrà inchiodato anche oltre i 3500 m, a tratti potrà superare anche i 4000 m tra Cuneese e Val Susa, dando un duro colpo alla stagione sciistica, messa a dura prova dal già scarso manto nevoso. Le massime a 1000 m potrebbero raggiungere anche i 15-17°C, specie se entreranno venti di caduta (altamente probabile).

  • per Valle d’Aosta e VCO andrà leggermente meglio: questo non vuol dire che non farà caldo, ma negli ultimi giorni i modelli hanno rivisto parzialmente la configurazione principale. Il flusso da NW continuerà a rimanere comunque attivo e questo dovrebbe garantire comunque un maggiore ricircolo delle masse d’aria a nord delle Alpi e sulle Alpi di confine, con zero termico che rimarrà intorno ai 2600-2800 m nelle ore diurne. La carta che segue ci mostra molto bene quando appena detto: si nota lo zero termico elevato sulle montagne occidentali del Piemonte (colori da bianco a fucsia/viola), mentre sulla Valle d’Aoste e VCO, nonchè versante estero, lo zero termico si mantiene più bassa, entro i 2600-2800 m, quasi indicandoci una zona più fresca per il flusso da NW molto attivo. Solo giovedì lo zero termico potrebbe superare i 3000 m anche sulle aree a nord. Tutto questo però ha un prezzo da pagare, ovvero molto vento da NW in quota, con raffiche intense e difficoltà per l’apertura degli impianti sciistici da martedì sino ad almeno venerdì compreso. Inoltre l’ingresso dei venti di caduta nelle valli, grazie alla massa d’aria comunque mite, dovrebbe permettere di raggiungere temperature primaverili, ad esempio sul fondovalle aostano, dove le massime tra mercoledì e giovedì potrebbero superare anche i 15°C.

Per le pianure invece? Nulla di fatto, perchè il regime inversionale a questo punto della stagione farà avvertire decisamente meno la mitezza, anche se comunque un leggero aumento termico con massime oltre i 10°C sembra plausibile anche a bassa quota; rimarrà comunque freddo al mattino con gelate estese in pianura e nelle valli fredde. Da venerdì è atteso inoltre anche un primo calo termico, specie sulle Alpi più settentrionali fra Valle d’Aosta e VCO, in un contesto ancora piuttosto ventoso; verso fine mese le temperature dovrebbero poi calare grosso modo ovunque, ma ad oggi la tendenza è decisamente poco chiara.

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