TENDENZA METEO 4 – 12 MARZO 2025
L’inverno meteorologico si è concluso da poco: ci lasciamo alle spalle un trimestre invernale che di invernale ha avuto ben poco. Niente nevicate, qualche gelata intensa in pianura, per lo più portata da inversione termica e non da una reale avvenzione fredda, ma soprattutto lunghe fasi caratterizzate da un clima tipicamente autunnale, dunque cieli grigi, freddo umido, ma valori tipici di novembre, più che di un qualsiasi giorno invernale.
L’attuale settimana, la prima della primavera meteorologica, si è aperta con condizioni soleggiate e temperature miti a bassa quota, con massime ormai stabilmente intorno ai 15°C in pianura, anche se all’alba perdurano condizioni di gelo a bassa quota e sui fondovalle, mentre in montagna le temperature sono sì sopra media, ma non in maniera eccessiva. Tutta la settimana trascorrerà secondo questo copione fino a venerdì compreso: zero diurno in montagna sui 2000-2400 m, gelo notturno a tutte le quote e prime mitezze a bassa quota con valori massimi intorno ai 15°C.
Da segnalare è il possibile peggioramento che potrebbe manifestarsi a partire da domenica sera (sabato sarà ancora soleggiato), anche se ad oggi persistono parecchi dubbi sull’entità della perturbazione:
Sostanzialmente siamo di fronte a un bivio: il modello europeo negli ultimi giorni ha visto ridurre in maniera abbastanza significativa le precipitazioni previste, le quali si svilupperebbero tra domenica sera e la prima parte di lunedì prossimo. Se questa visione dovrebbe prevalere, andremmo incontro ad una perturbazione piuttosto modesta, con accumuli di neve irrisori in montagna, i quali sarebbero poi spazzati dal sole di marzo in brevissimo tempo. Il modello americano GFS invece mostra scenari decisamente più forieri di precipitazioni, con nevicate abbondanti in montagna, specie lungo la fascia tra Canavese, Valle d’Aosta sud-orientale e Verbano, oltre ad un limite neve più basso.
Come sempre abbiamo un 50 e 50 di possibilità che uno scenario si realizzi e questa sera risulta davvero difficile sbilanciarsi. L’unico dettaglio che meriterebbe considerare è che il modello Europeo ECMWF risulta solitamente più performante dell’americano GFS, il quale tendenzialmente si accoda alla visione dell’altro, difficilmente accade il contrario. Staremo a vedere insomma qualche scenario prevarrà, il prossimo appuntamento è previsto giovedì prossimo.
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