TENDENZA 13 – 21 GIUGNO 2024
Come indicato nello scorso articolo, abbiamo assistito al ritorno di rovesci e temporali su tutto il nord-ovest, localmente non sono mancati i danni dovuti ai nubifragi e grandine, mentre in montagna il rigelo notturno è comparso fin verso i 2000 m, insieme a qualche fiocco sui 2500 m. Tutto merito di una saccatura atlantica, che in queste ore si sta spostando via via verso est, lasciando spazio ad una ripresa termica di qualche grado già da domani, giovedì 13 giugno.
Il fine settimana trascorrerà all’insegna della variabilità, con un probabile fronte perturbato in arrivo da ovest venerdì sulle Alpi di confine, specie sulla Valle D’Aosta, in grado di attivare piovaschi nelle valli e qualche temporale al di qua del versante padano, specie sulle aree a nord del Po. Ancora in parte grigio e instabile sabato con qualche temporale tra Valle D’Aosta, Alto Piemonte e valli occidentali del Piemonte, mentre minori saranno i fenomeni sulle basse pianure, dove le massime risaliranno fin verso i 25-27 gradi, mentre in quota l’isoterma degli zero gradi tornerà sui 3500 m.
Da lunedì invece la previsione comincia a divenire più nebulosa e poco chiara, in quando l’americano GFS comincia a mostrare i primi caldi via via più intensi, mentre il modello europeo ECMWF mostra ancora qualche giorno dominato dai soliti contrasti tra flusso instabile Atlantico in scorrimento a nord delle Alpi e l’alta pressione sempre ben radicata al centro sud. Sarebbe dunque una dinamica ancora capace di regalare rovesci e temporali per qualche giorno, specie tra martedì 18 e giovedì 20, con fenomeni intensi e diffusi tu tutto il nord-ovest, zone meridionali del Piemonte incluse, che come sappiamo sono aree meno temporalesche.
Tutto questo in attesa forse del primo vero sussulto estivo in arrivo verso il giorno d solstizio, grosso modo dal 21-23 giugno. Questa sera infatti a partire da tali date si intravvedono anticicloni davvero robusti con temperature in deciso aumento e massime che sfonderebbero con grande facilità i 30 gradi in pianura, mentre in montagna lo zero termico potrebbe anche superare i 4500 m. Sono carte ancora troppo distanti temporalmente e sulle quali è inutile oggi spendere troppe parole. Prendete dunque tutto “con le pinze” e come una possibile tendenza secondo la quale l’estate africana potrebbe arrivare con i muscoli verso il 21-23 di giugno. Nel prossimo appuntamento, previsto domenica, avremo sicuramente maggiori elementi per valutare la tendenza meteo con precisione.
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