TENDENZA METEO 21 – 29 APRILE 2025
La settimana di Pasqua ha visto manifestarsi sul nord-ovest quella che si può tranquillamente definire come la perturbazione più intensa dalla storica alluvione del 2000 sul nord-ovest: sulle aree tra Canavese, Biellese, Valle D’Aosta e Verbano infatti sono caduti in appena 48 ore fino a 500-600 mm, mentre in quota si sono rilevati accumuli anche di due metri di neve. Sappiamo che chi si loda, si imbroda, ma permetteteci di ricordare come martedì scorso, sulla nostra pagina Facebook e Instagram Meteo Valle D’Aosta, siamo stati i primi a definire in questo modo il maltempo in arrivo. Un proclama forte, sicuramente impattate e a detta di molti tipico del terrorismo meteo che ormai certi siti e pagine meteo fanno con una costanza imbarazzante, ma che questa volta aveva tutte le ragione scientifiche di essere utilizzato: a conti fatti, abbiamo vissuto infatti un evento meteo di proporzioni eccezionali, il quale entrerà nella storia meteo climatica del nord-ovest e che noi abbiamo deciso di celebrare e descrivere con un approfondimento dettagliato che pubblicheremo nei prossimi giorni. La differenza con le storiche alluvioni del 2000 (o anche del 1994 per il basso Piemonte, quest’ultima comunque rivissuta nel 2016 o nel 2020) è stata la quota neve, molto più bassa e scesa giovedì mattina addirittura fino ad Aosta città: questo aspetto è stato determinante nell’evitare che una grossa quantità d’acqua cadesse in quota e poi si riversasse a valle, dove già la situazione era drammatica.
Fatta questa premessa, che cosa ci aspetta nei prossimi giorni? La settimana che ci traghetterà al 25 aprile sarà caratterizzata dalla variabilità meteo tipica della primavera: Pasquetta vedrà ancora qualche disturbo nuvoloso ma con tempo in miglioramento, martedì sarà nel complesso una giornata fruibile, anche se con cumuli pomeridiani, mentre tra mercoledì e giovedì tornerà l’instabilità: una goccia fredda tenderà ad avvicinarsi da ovest, attivando frequenti rovesci e temporali. Questa sera non vi diremo quali zone saranno più colpite o meno, in quanto questi dettagli possono essere valutati con precisione solo a ridosso della giornata, ma sia mercoledì, sia giovedì assisteremo alla formazione di rovesci e temporali sparsi, sia in montagna, sia in pianura (il limite neve sarà dai 2000 m circa). Dal punto di vista termico osserveremo valori in media in pianura, con massime intorno ai 20 gradi, mentre in quota saranno già leggermente al di sopra.
Avvicinandosi al week-end il tempo potrebbe migliorare in parte, divenendo più stabile, anche se ad oggi pare non completamente, soprattutto in montagna, dove nelle ore pomeridiane non mancheranno ancora annuvolamenti cumuliformi (come spesso avviene a questo punto della stagione). Potrebbe essere questo un po’ il copione anche per i giorni seguenti, staremo a vedere cosa ci riserverà la primavera, ma è lecito aspettarsi un periodo un po’ più tranquillo dopo il grande sconvolgimento dei giorni scorsi.
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