TENDENZA 15 – 23 GENNAIO 2024
Dopo la fase invernale della scorsa settimana, la circolazione depressionaria responsabile di tale dinamica è andata via via colmandosi, lasciando campo libero ad una nuova evoluzione barica sullo scacchiere europeo. Sapete ormai come molto spesso, quando si impone un certo tipo di configurazione, allora sarà molto probabile che tale schema continui a manifestarsi nel tempo: con la nuova settimana, indovinate cosa tornerà a farci visita? Il nostro caro flusso da NW, quello che ormai ci accompagna da diversi mesi.
Si comincia già lunedì 15 gennaio, con una primissima blanda perturbazione da NW che porterà solo deboli nevicate tra Cervino, Bianco e Rutor, mentre altrove nulla di particolare. Martedì giornata di transizione, con vento in calo in montagna, in attesa di mercoledì/giovedì, quando arriverà qualcosa di più sostanzioso:
Il flusso perturbato con un minimo di bassa pressione in arrivo dall’Atlantico darà vita ad un vasto peggioramento del tempo, che come sempre coinvolgerà soprattutto le aree estere delle Alpi e le aree di confine: stiamo parlando in minima parte dell’Alta Val Susa, ma soprattutto della Valle d’Aosta, dove i fenomeni potrebbero risultare abbondanti tra Courmayeur, La Thuile, Valli del San Bernardo e Cervinia, per via appunto delle correnti molto favorevoli. Altrove i fenomeni saranno pressochè assenti, salvo qualche pioggia tra Alta Val Maira e Varaita nel cuneese, talvolta esposte a tale flusso occidentale, a tratti potrebbe essere addirittura un SW, e questo spiega come i fenomeni potrebbero interessare anche questi settori. Per le pianure, salvo cieli nuvolosi e nebbie, nulla di fatto anche sta volta; da segnalare solamente la possibilità di pioggia sui settori Appenninici a confine con la Liguria mercoledì, le quali potrebbero dare vita a fenomeni di gelicidio, per via della massa d’aria fredda ancora presente nei bassi strati.
La quota neve sarà piuttosto variabile, perchè tra Val Susa e Cuneese l’aria calda riuscirà a sfondare in maniera decisa: se mercoledì potrebbe nevicare a tratti anche al di sotto dei 1000 m in Val Susa, giovedì il limite neve potrebbe anche risalire oltre i 2000 m. Discorso diverso invece sulla Valle d’Aosta, dove il cuscinetto freddo resisterà più a lungo, concedendo probabilmente una nevicata fino sul fondovalle aostano e ad Aosta mercoledì, mentre giovedì potrebbe alzarsi almeno sugli 800-1000 m nelle zone interne e sulle valli orientali, mentre ad ovest, sui confini tra Courmayeur e La Thuile, l’aria calda potrebbe favorire a tratti piogge fino a 1500-2000 m a seconda dei momenti nelle ore centrali (di giovedì), anche se potrebbe poi facilmente tornare a calare fino a 1000 m giovedì sera.
Venerdì i fenomeni tenderanno ad esaurirsi, con venti in calo anche in quota (tra mercoledì e giovedì sono attese raffiche anche over 100 km/h a 3000 m). Sempre venerdì potrebbe manifestarsi anche un breve impulso più freddo da est, con aria artica in ingresso dalla porta della Bora e nuovo calo delle temperature, dopo la fase mite di metà settimana. Per i giorni seguenti l’evoluzione rimane piuttosto incerta e spazia da ulteriori perturbazioni da NW con ancora nevicate abbondanti sulle medesime aree fino ad un poderoso anticiclone africano in risalita da sud, che potrebbe portare una fase mite per qualche giorno, specie in quota. Inutile dunque spingerci oltre, ci aggiorniamo mercoledì!
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