TENDENZA METEO 31 MARZO – 7 APRILE 2025
L’ultimo week-end di marzo si è concluso lasciandosi alle spalle un evento di foehn davvero notevole, caratterizzato da massime fino a 22-23°C diffusi in pianura, con punte anche a 24-25°C localmente; valori assolutamente non inediti (nel marzo 2012 ad esempio si toccarono i 25°C, nel 2013 i 29°C per citare i primi esempi che ci vengono in mente), ma sicuramente non trascurabili e che ci devono far riflettere su quanto sia facile ormai riscaldare i bassi strati e osservare valori sopra media, anche in assenza di particolari configurazioni ”calde”, come anticicloni africani. Questo copione proseguirà anche nella giornata del 31 marzo, in quanto avremo ancora venti di foehn a tratti intensi in montagna e l’influenza di questa dinamica riguarderà anche la pianura, dove le massime sfonderanno nuovamente i 20°C.
Da martedì però si cambierà decisamente registro, in quanto giungerà da est l’ennesimo sbuffo di aria più fresca:
Le temperature subiranno un deciso calo, grazie anche ai venti orientali vivaci nei bassi strati, tanto che lo zero termico calerà fin verso i 1300-1400 m (rispetto ai quasi 3000 m dei giorni precedenti). I cieli diverranno nuvolosi, a causa dello sbarramento creato dai rilievi alpini e sui primi tratti vallivi del Piemonte e bassa Valle d’Aosta potranno anche osservarsi deboli nevicate, dai 1300 m circa.
Con i giorni seguenti le temperature tenderanno nuovamente a crescere di qualche grado, fino ad arrivare al prossimo week-end quando ormai i valori avranno raggiunto nuovamente le medie e anzi, toccheranno punte anche oltre le medie del periodo. In generale possiamo dirvi che, al di fuori di qualche fenomeno sparso martedì, le precipitazioni saranno davvero irrisorie per tutta la settimana (da giovedì il sole inoltre tenderà a divenire più protagonista).
Provando a spingerci ancora più in là temporalmente, sarà assolutamente da monitorare l’evoluzione a partire dal 6-7 aprile in quanto i modelli continuano a proporre scenari abbastanza inusuali per questo momento della stagione primaverile: sembra infatti che possa verificarsi un nuovo impulso freddo da est, questa volta più intenso e con termiche inferiori. Inutile dire che un afflusso freddo di stampo artico con tutta la vegetazione ormai avviata verso la ripresa sarebbe un disastro… ma dalla nostra c’è comunque l’enorme distanza temporale sino a tale data, quindi per ora ci sono ancora ampi spazi di cambiamento.
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