Pubblicato il 29/02/2024

Possibile forte fase di maltempo nel week-end, ma prima godiamoci un altro peggioramento

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Previsioni per il 05/03/2024

TENDENZA 29 FEBBRAIO – 6 MARZO 2024

Il peggioramento cominciato lunedì ha portato piogge e nevicate abbondanti un po’ ovunque, sopratutto su quelle aree che versavano in una situazione di pesante deficit nivo-pluviometrico: sulle pianure e colline sono caduti da 80 a 120 mm di pioggia (bisogna tornare indietro di 3 anni per trovare accumuli simili in pianura), mentre la neve è tornata copiosa sulle Alpi, toccando anche un metro di fresca tra Torinese e Cuneese, appunto le zone che meno avevano raccolto durante le passate fasi perturbate. Le correnti di scirocco hanno assunto tuttavia una maggiore componente da est rispetto al previsto nella giornata del 27 febbraio: questo ha sì premiato le aree sopra menzionate, mentre ha portato accumuli minori del previsto tra Valle d’Aosta e Verbano, dove comunque sulle aree più esposte sono caduti 50-60 cm (era previsto fino ad un metro). Nelle zone più interne invece si parla al più di 10-20 cm caduti, sicuramente al di sotto delle aspettative.

Nei prossimi giorni tuttavia il maltempo continuerà ad insistere sul nord-ovest e lo farà con una prima fase perturbata tra la serata di giovedì 29 febbraio e le prime ore di venerdì 1 marzo, andando a premiare soprattutto quelle aree che sono state maggiormente svantaggiate nella fase dei giorni 27-28 febbraio. Il flusso da sud-est subirà una nuova ripresa, con accumuli maggiori tra Valle d’Aosta sud-orientale e Verbano, dove cadranno da 20 a 50 mm di precipitazione e dunque preziosi centimetri in montagna dai 1500 m.

Quello su cui davvero però vale la pena spendere due parole è la possibile evoluzione attesa tra sabato e domenica, perchè siamo davvero di fronte ad un peggioramento che potrebbe essere ricordato a lungo. Non succede, ma se succede… l’evoluzione prospettata dai modelli mostra una goccia perturbata isolarsi dapprima sulla Francia in posizione perfetta per il nord-ovest italiano, con asse sud-nord e quindi già così in grado di attivare un potente richiamo meridionale verso le montagne del nord-ovest:

A questo si aggiunge poi la formazione di un minimo sul golfo del Leone nella giornata di domenica, con ulteriore recrudescenza della fase di maltempo su tutto il nord-ovest ed in particolare tra Canavese, Valle d’Aosta e VCO:

Gli accumuli sarebbero davvero importanti, con punte fino a 100/150 mm in 24-30 ore fra bassa Valle d’Aosta, Canavese, Biellese e VCO, i quali si tradurrebbero in accumuli nevosi davvero eccezionali (stiamo parlando di 100-150 cm freschi dai 1500 m nelle aree più colpite e anche altrove valori di 50-100 cm):

L’ingresso sarebbe addirittura in grado di attivare anche temporali, quindi con intensità delle precipitazioni davvero elevate, specie nel pomeriggio di domenica. La giornata di sabato dovrebbe aprirsi ancora con un po’ di sole, specie sulla Valle d’Aosta, seguita poi da un peggioramento marcato del tempo tra pomeriggio e sera, quando sono attese le prime precipitazioni. La vera giornata perturbata sarà domenica, in particolare tra pomeriggio e sera, quando il limite neve potrebbe scendere facilmente al di sotto dei 1000 m e probabilmente anche a fondovalle tra VCO e Valle d’Aosta (inizialmente sui 1000-1200 m), grazie al rovesciamento del freddo verso il basso innescato dalle forti precipitazioni. Il passaggio perturbato sarebbe ottimo anche per le pianure, che vedrebbero un’altra discreta piovuta ed accumuli variabili fra 20 e 50 mm.

Cosa ci separa dalla realizzazione di questo evento? Stiamo parlando di circa 72 ore, fino alle quali il modello Europeo ha sempre confermato la propria visione, mentre l’americano GFS ha subito oscillazioni, anche marcate. A nostro parere gli accumuli proposti dalle carte sono così estremi che sarebbe quasi scontata una riduzione degli stessi nelle prossime emissioni: se si dovessero realizzare nella proporzione odierna l’evento sicuramente rientrerebbe nella storia climatica del nord-ovest, quindi ci aspettiamo un rimaneggiamento generale nelle prossime emissioni. Al di là di questo, le potenzialità per osservare un’altra buona nevicata in montagna e piovuta in pianura ci sono, quindi cogliamo questo aspetto con gioia, dopo un lungo e nefasto periodo di siccità! Vi terremo comunque aggiornati nei prossimi giorni con le ultime evoluzioni proposte dai modelli!

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