TENDENZA 7 – 15 FEBBRAIO 2024
Negli ultimi giorni abbiamo vissuto una parentesi climatica davvero folle, con temperature massime nuovamente sui 20°C in pianure e a tratti anche oltre i 25°C sui fondovalle alpini, mentre in quota si toccavano punte anche di 20°C a 1000 m, 15°C a 1800 m e 12°C a 2000 m, grazie al favonio che non ha mollato un colpo per quasi tre giorni. Assenza di rigelo per 72 ore in montagna fino a 3000 m, salvo le zone soggette a inversione, mentre le minime toccavano anche i 13-15°C a bassa quota. Proprio in queste ore stiamo assistendo ad un primo calo termico, che si concretizzerà maggiormente nei prossimi giorni.
Tra domani, mercoledì 7 febbraio, e giovedì 8 assisteremo al transito di un veloce fronte perturbato da NW, il quale come sempre andrà a premiare le aree di confine della Valle d’Aosta occidentale e settentrionale con nevicate in calo fino a 1500-1700 m in serata e una decina di centimetri al più sulle zone maggiormente esposte del Bianco. A questo fronte si accompagnerà anche un ulteriore calo termico di qualche grado, oltre ad un rinforzo dei venti da NW.
Giovedì giornata di transizione, la quale vedrà soprattutto una rotazione del flusso in quota da NW fino a carattere meridionale, preannunciando finalmente un’evoluzione interessante per il week-end:
Sembra infatti confermata dai modelli la prima perturbazione da mesi non caratterizzata da correnti da nord-ovest o sud-ovest, bensì sospinta da un flusso pienamente meridionale e a tratti addirittura di scirocco, capace dunque di apportare un po’ di pioggia anche sulle aree meno colpite nei mesi scorsi. Si comincia tra giovedì sera e venerdì con il pre-frontale e i primi nuclei in sfondamento da ovest, mentre la parte più consistente potrebbe manifestarsi tra venerdì sera/notte e soprattutto sabato. Attenzione a gioire prima del tempo, perchè a nostro parere i modelli stanno ancora subendo alcuni cambiamenti, i quali si ripercuoteranno sulla distribuzione delle precipitazioni.
Ad oggi le aree maggiormente colpite andranno dalle Valli di Lanzo, alla bassa Valle d’Aosta (alte valli del Gran Paradiso, Valle di Champorcher e valli del Monterosa, in primis Valle del Lys seguita poi da accumuli minori tra Val d’Ayas e Valtournenche), fino al VCO, che dovrebbe rilevare i maggiori accumuli: su tali zone a 2000 m potrebbero cadere anche 50-70 cm di neve (da confermare). Una distribuzione dunque decisamente differente rispetto ai mesi scorsi, con accumuli significativi e simili al VCO anche sulle Alpi Marittime e Liguri. Grande punto di domanda la quota neve, perchè arrivando da un periodo molto mite non avremo il solito cuscino freddo capace di consentire nevicate fino a bassa quota: venerdì il limite neve sarà ancora piuttosto alto, sui 1500 m tra Valle d’Aosta e VCO e poco più alto nelle altre zone, mentre nel corso della giornata di sabato osserveremo un deciso calo della quota neve fino a 800-1000 m tra Valli orientali valdostane e VCO, oltre che al cuneese (ancora in dubbio in base al flusso perturbato dominante).
Buone piogge anche sulle pianure del Piemonte, anche se non stiamo parlando di accumuli estremi, ma certamente precipitazioni molto importanti, visto il quadro di siccità che ha ormai preso pienamente campo. Domenica ultime precipitazioni sparse con ripresa via via della stabilità, mentre per i giorni successivi la situazione è ancora decisamente poco chiara. Vi aggiorniamo con tutti i nuovi dettagli giovedì sera.
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